“Il Signore è vicino!” dice l’Antifona. Infatti il Natale è alle porte. Ma il Signore è vicino può dirlo chiunque sia immerso, hic et nunc, qui ed ora, nell’esperienza cristiana, nella compagnia cristiana. Nella compagnia cristiana, altrimenti denominata Chiesa, è presente e vicino lo Spirito del Signore.
La preghiera di Colletta propone due versetti degni di nota: cita “il grande mistero della salvezza” e usa l’espressione “maturando nella fede”. “Il grande mistero della salvezza” reca dunque la parola “mistero”. Cosa significa “mistero”? Nella teologia cattolica, il mistero è una verità soprannaturale che non può essere conosciuta mediante le forze dell’intelligenza umana, la cui esistenza è tuttavia comunicata all’uomo per mezzo della rivelazione divina e proposta da credersi come oggetto di ragionevole fede. Ora si comprende meglio cosa significhi “il mistero della salvezza”. L’espressione “maturando nella fede” fa capire che quello della fede è un cammino: la fede normalmente non è data una volta per tutte ma cammina, cresce, matura, con lo sviluppo della persona. C’è una coordinata di cui occorre tener conto: il tempo. Il tempio e il tempo, diremmo con don Giussani.
La Prima lettura, il Salmo e la Seconda lettura sono profezia di Gesù. Esse si comprendono ed hanno un senso solo se riferite al Gesù adveniente, altrimenti sono follie. “Essi vedranno la gloria del Signore, / la magnificenza del nostro Dio”. Come non pensare ai personaggi natalizi del Vangelo! “Allora si apriranno gli occhi dei ciechi / e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. / Allora lo zoppo salterà come un cervo, / griderà di gioia la lingua del muto. / Ci sarà un sentiero e una strada / e la chiameranno via santa”. Eccolo qui Gesù, con i suoi miracoli e la sua identità di via verità vita. Cose medesime, profezia di Gesù natalizio, troviamo nel Salmo e nella Seconda lettura.
Il Vangelo, secondo Matteo, conferma il fatto dei miracoli di Gesù, a Giovanni il Battista che chiedeva. Giovanni il Battista. “In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui”. Parole strepitose. Giovanni il Battista è fra gli uomini il più grande: se cercate il più grande uomo lo avete trovato, nelle parole di Gesù, figlio di Dio, è Giovanni il Battista.
Ma. Ma il più piccolo cristiano, il più piccolo nel regno dei cieli, è più grande di lui. Corollario. Il popolo più grande è il popolo cristiano: nelle parole di Gesù, figlio di Dio, è così. Quante conseguenze, del cui trattare non sono all’altezza, potrebbe e dovrebbe avere questa affermazione di Gesù, figlio di Dio. Pur nel dato di fatto che oggi il popolo cristiano autentico è sempre più piccolo, più rarefatto, un piccolo gregge. Ma con un pastore grande, è il pastore Dio a capo di questi quattro gatti. “Imploriamo, o Signore, la tua misericordia” essi dicono oggi dopo la comunione.
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