La preghiera di Colletta dimostra il cuore grande dei fedeli che la recitano: “Signore Dio nostro, concedi a noi tuoi fedeli di adorarti con tutta l’anima e di amare tutti gli uomini con la carità di Cristo”. C’è una preghiera di Colletta alternativa che comincia così: “O Dio, che hai promesso ai poveri e agli umili la gioia del tuo regno, …”.



Nel Salmo responsoriale di oggi è fondamentale, pena l’incomprensione, guardare al Signore nella sua carne: “Il Signore rimane fedele per sempre, rende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati. Il Signore libera i prigionieri. Il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, il Signore protegge i forestieri. Egli sostiene l’orfano e la vedova, ma sconvolge le vie dei malvagi. Il Signore regna per sempre, il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione”. Tutto quello che è detto e promesso dal Salmo ha bisogno del Signore della storia, del Signore della carne, del Signore nella Chiesa.



Nella Seconda lettura san Paolo apostolo introduce una nuova concezione della vita: “Ma quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono, perché nessuno possa vantarsi di fronte a Dio”.

Il Vangelo di oggi è il vangelo delle Beatitudini: “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli”. Un altro mondo in questo mondo!



L’antifona alla Comunione contiene due versetti che mi sembrano originali e degni di riflessione: “Signore, che io non debba vergognarmi per averti invocato”. Dopo la Comunione si parla della “forza di questo sacramento”: ecco, il sacramento del Corpo di Cristo ha una forza che aiuta realmente la vita. Perciò durante la Messa è importante la comunione con il Corpo di Cristo: sostiene la vita. L’Eucarestia è razionale, è ragionevole perché aiuta la vita dell’uomo, realmente.

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