“O Dio, che hai promesso di abitare in coloro che ti amano con cuore retto e sincero, donaci la grazia di diventare tua degna dimora”. La preghiera di Colletta offre un’indicazione di metodo per diventare felici: amare Dio con cuore retto e sincero, questo è il metodo.

La Prima Lettura, dal libro veterotestamentario del Siràcide, mette in evidenza il desiderio e la libertà di scelta: “Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua: là dove vuoi tendi la tua mano. Davanti agli uomini stanno la vita e la morte, il bene e il male: a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà”. Ma lo stesso Siràcide parla della forza e della potenza del Signore, cose che la realtà di oggi mette palesemente in discussione: “Grande infatti è la sapienza del Signore; forte e potente, egli vede ogni cosa. I suoi occhi sono su coloro che lo temono, egli conosce ogni opera degli uomini”.



Il Salmo responsoriale ha per oggetto la legge del Signore. “R. Beato chi cammina nella legge del Signore. Beato chi è integro nella sua via e cammina nella legge del Signore. Beato chi custodisce i suoi insegnamenti e lo cerca con tutto il cuore. R. Tu hai promulgato i tuoi precetti perché siano osservati interamente. Siano stabili le mie vie nel custodire i tuoi decreti. R. Sii benevolo con il tuo servo e avrò vita, osserverò la tua parola. Aprimi gli occhi perché io consideri le meraviglie della tua legge. R. Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti e la custodirò sino alla fine. Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge e la osservi con tutto il cuore. R.” Ma qual è la legge del Signore? La prima legge del Signore è la Sua Presenza, l’incontro con Lui, dal quale deriva tutto il resto.



La Seconda lettura è dalla Prima lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi ed anche in essa si dispiega tutto il genio cristiano dell’Apostolo. C’è un passo interessante: “né dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla”; sarebbe interessante capire e vivere l’esperienza che fa dire a San Paolo queste parole.

“Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno”. Nell’acclamazione al Vangelo si tratta di capire bene chi sono i piccoli. Riporto la forma breve del Vangelo, secondo Matteo: “In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: ‘Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Avete inteso che fu detto: Non commetterai adulterio. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. Avete anche inteso che fu detto agli antichi: Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti. Ma io vi dico: non giurate affatto. Sia invece il vostro parlare: sì, sì, no, no; il di più viene dal Maligno’”.



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