Omicidi Sergio Ramelli e Walter Rossi: gli anni di piombo
Gli omicidi di Sergio Ramelli e Walter Rossi sono al centro della nuova puntata di Cronache criminali, programma condotto da Giancarlo De Cataldo nella seconda serata di Rai 1 in onda oggi, lunedì 12 dicembre. L’appuntamento con la storia previsto per le 23.30 ripercorre gli anni di piombo e quei delitti che segnarono un’epoca di violenza politica nella cornice della guerra tra destra e sinistra nelle piazze più calde del Paese.
La trasmissione ricalca i contorni del decennio più ruvido della storia della Repubblica con racconti e testimonianze di un’era in cui contestazioni, conflitti sociali e lotta armata facevano da protagonisti assoluti delle cronache. Sergio Ramelli fu assassinato a Milano nel 1975, due anni prima del delitto di Walter Rossi consumato a Roma. Due giovani con ideali diversi, accomunati da una terribile sorte. Nel corso della puntata di Cronache criminali di questa sera, la ricostruzione della morte di Sergio Ramelli sarà affidata in parte alla narrazione di Guido Giraudo e di Guido Salvini, mentre per la sezione dedicata all’omicidio di Walter Rossi intervengono Osvaldo Maurino e Sergio Ferrini.
Sergio Ramelli e Walter Rossi: la ricostruzione degli omicidi a Cronache criminali
Sergio Ramelli fu ucciso nel 1975 a Milano. Giovane militante del Fronte della Gioventù, fu aggredito da soggetti appartenenti ad Avanguardia Operaia a colpi di spranga e chiave inglese il 13 marzo, e morì dopo oltre un mese di agonia, in ospedale, il 29 aprile. Classe 1956, Sergio Ramelli avrebbe compiuto 19 anni l’8 luglio ed era uno studente dell’Itis Molinari quando, dopo aver scritto un tema di italiano sulle Brigate Rosse, sarebbe diventato il bersaglio numero uno di un gruppo di studenti comunisti che avrebbe poi esposto il contenuto del suo scritto evidenziandolo con una indicazione in rosso: “Ecco il tema di un fascista“. Sergio Ramelli sarebbe finito nel mirino di feroci atti, dagli insulti alle percosse, poi minacciato in modo più esplicito: “Ramelli fascista sei il primo della lista“. Il 13 marzo 1975, mentre tornava a casa, fu vittima di un agguato in cui gli assalitori gli avrebbero sfondato il cranio per poi lasciarlo in fin di vita a terra. 47 giorni più tardi, la morte.
L’omicidio di Walter Rossi avvenne a Roma, altra città rovente nell’epoca delle contestazioni e della lotta tra gruppi di destra e sinistra, due anni dopo l’assassinio di Sergio Ramelli. Walter Rossi era nato nel 1957 e all’epoca della morte aveva appena compiuto 20 anni. Studente militante di Lotta Continua, fu ucciso il 30 settembre da un proiettile che lo centrò alla testa durante una manifestazione di propaganda politica antifascista.