A Uno Mattina Estate i genitori di Alex Marangon, il giovane ucciso in circostanze sospette dopo un rito sciamanico. La percezione, come racconta Edoardo Lucarelli, inviato del talk, è che forse la procura abbia qualche elemento in più dopo le indagini degli ultimi giorni. “Qualcosa si sta muovendo, abbiamo fiducia nelle ricerche che sta facendo la procura”, le parole della mamma di Alex Marangon, la signora Sabrina. Ci sono ancora tanti elementi però da dipanare, a cominciare dalle testimonianze contraddittorie fornite agli inquirenti o anche alla stampa, nelle ultime settimane, a cominciare dalla possibile caduta nel vuoto di Alex Marangon: “Noi con queste persone non ci abbiamo parlato ma vogliono far passare questo, gli esiti comunque sono stati chiari, è una cosa dura da sentire, a me sembra che parlino ancora di un estraneo, per me non è ancora vero”, aggiunge la donna.
“Già dai primi momenti – ha proseguito la mamma del ragazzo – abbiamo pensato non ad un suicidio e purtroppo la nostra impressione per noi è stata quella giusta”. Tra l’altro nello stesso giorno della scomparsa/morte di Alex, nell’abbazia veniva celebrato un matrimonio: “Noi siamo arrivati alle 10:30, pensavamo di trovare tutto chiuso e bloccato invece la chiesetta dove è stato celebrato il rito era già tutta pulita, tutto pronto per il matrimonio del giorno stesso, tante cose che non quadravano”, prosegue la mamma.
OMICIDIO ALEX MARANGON, LA MAMMA: “LA SCENA NON E’ STATA CONGELATA”
Una scena che è stata quindi irrimediabilmente contaminata: “A noi ci è sempre sembrato strano poter entrare – dice ancora la mamma di Alex Marangon – anche mio cognato è entrato con la macchina, è stato celebrato anche un matrimonio con la musica e il catering”, un evento che probabilmente ha inquinato la scena, e soprattutto irrispettoso tenendo conto che poche ore prima era morto un ragazzo, appunto Alex Marangon.
In studio a Uno Mattina Estate anche l’avvocato Stefano Maccioni, che in merito alla vicenda ammette: “Mi lascia perplesso che non si è proceduto al cosiddetto congelamento della scena del crimine, è vero che non c’era ancora un crimine ma c’era un ragazzo scomparso e bisognava trovare qualsiasi elemento per accertare la verità, la prima cosa che gli inquirenti avrebbero dovuto fare era congelare la scena del crimine, i genitori hanno perfettamente ragione, li condivido perfettamente”.
OMICIDIO ALEX MARANGON, L’AVVOCATO: “PERCHÈ LE PERSONE PRESENTI NON SONO INDAGATE?”
Sull’esame del capello che verrà effettuato ad Alex Marangon, l’avvocato precisa: “L’esame tossicologico è fondamentale assieme all’autopsia, nel 99 per cento dei casi si scopre la causa del decesso e quindi se è un omicidio o meno. Ciò che mi preoccupa è il mancato congelamento della scena del crimine e il fatto che le 20 persone presenti quel giorno, se davvero si è trattato di un omicidio, debbono essere potenzialmente indagate ed essere sentite, bisogna effettuare delle indagini su di loro”.
Sabrina, mamma di Alex Marangon, ha quindi rivolto l’ennesimo appello alle persone che erano con il figlio quella notte: “Chi voleva parlare penso che l’abbia fatto, qualcosa è stato detto, noi di preciso non lo sappiamo ma qualcosa sta girando nell’aria diciamo”. Il padre di Alex Marangon ha chiosato: “C’erano questi due sudamericani, secondo me Alex prevedeva qualcosa di più rispetto alle volte precedenti, è ciò che temo io”, forse un rituale più completo e impegnativo, e forse è per quello che alla fine il giovane non ce l’ha fatta.