A Storie Italiane le ultime novità sul caso di Alice Neri, la giovane madre morta a Concordia, trovata carbonizzata nel baule della sua auto. Attualmente vi sono tre indagati, leggasi Mohamed Gaaloul, il tunisino in carcere, quindi il marito della vittima e Marco, il ragazzo che Alice Neri aveva incontrato la sera prima di morire. Ci sarebbe poi un quarto uomo che sarebbe al momento attenzionato dagli inquirenti, anche se non risulta essere indagato. Storie Italiane è riuscito ad intervistato il collega di lavoro, assolutamente non indagato, che ha scritto diverse lettere molto intime proprio ad Alice Neri.



L’uomo ha però negato qualsiasi coinvolgimento diretto nella vicenda, spiegando: “Alice Neri era una collega di lavoro, ci stava un buon rapporto di amicizia, quel giorno non doveva stare la di pomeriggio perchè alle 5 era già stata uccisa, io sapevo che lei aveva un appuntamento con un’altra persona, non Marco, io so quello che mi ha detto lei, era un ex collega di lavoro non della mia azienda, doveva andare ad un aperitivo”.



ALICE NERI, IL COLLEGA DI LAVORO: “STANNO DICENDO TANTE COSE NON VERE”

Poi il collega di lavoro di Alice Neri ha aggiunto: “Stanno dicendo un sacco di cose non vere”, e la compagna è intervenuta, scagionando il collega di lavoro della vittima: “Giovedì è stato con me, ve lo possiamo dimostrare in tanti modi, è andato a fare la spesa, è andato a prendere il figli”.

Di nuovo il collega di lavoro: “Alice neri era un’amica? Parlava molto con me, si confidava, ma non c’era un rapporto di amicizia, non c’era niente, oltre la lavoro cosa ci doveva essere? Ci siamo visti per qualche caffè, spritz, niente di più”. In studio scuotono però la testa: “Ha smentito le lettere, come puoi dire che non c’erano niente? Decine di messaggi d’amore le ha mandato, tra l’altro lei le rispondeva anche, è come cancellarla questa povera donna”.