Storie Italiane torna a parlare del drammatico omicidio di Alice Scagni, la ragazza di Genova uccisa dal fratello Alberto. Il ragazzo è in carcere e l’accusa ha chiesto l’ergastolo per quanto commesso: oggi si saprà la sentenza in primo grado. “Alberto Scagni ha parlato di pallavolo e di ragazze in Aula – ha spiegato l’inviata di Storie Italiane in merito al processo odierno, tutt’ora in corsa – ha fatto riferimento ad un profilo social quindi nulla a che vedere con il processo in corso quindi il Presidente lo ha invitato a sedersi”.



In studio a Storie Italiane una dottoressa psicologa, la professoressa Giannini, commenta la questione dell’intervento di Alberto Scagni: “La posizione del pm è molto chiara, chiede ogni aggravante, siamo di fronte ad una persona molto aggressiva che assume anche sostanze, e siamo di fronte ad un quadro chiaro. L’aspetto interessante è come mai lui parli di altro quando ha la parola, forse non si rende conto di dove e di cosa dice ma potrebbe essere anche una strategia: informato di dare l’idea di scollamento dalla realtà e quindi parlare di cose che non c’entrano nel contesto porta ragione a questa infermità”.



OMICIDIO ALICE SCAGNI, IL DRAMMA VISSUTO DAI GENITORI

Storie Italiane ha intercettato anche la mamma di Alice e Alberto Scagni nel tribunale: “Oggi è il giorno della sentenza, difficilmente potrà esserci una sentenza giusta, un processo zoppo e parziale, hanno escluso testimoni e non hanno voluto sapere una buona metà della verità, non ci hanno voluto sentire, per noi è una giustizia vergognosa, volevamo la verità ma non potremo averla, non l’abbiamo potuto averla. Siamo qui per dovere perchè nostra figlia è morta. Le responsabilità per cui voi siete qui devono essere ancora appurate”. Il padre ha aggiunto: In quest’aula abbiamo sentito persone che hanno agito secondo convenienza, secondo ordini dall’alto”. La madre ha ripreso la parola: “Non c’è stato un complotto ma un pregiudizio”, mentre il padre ha proseguito: “E’ stata una perizia imbarazzante”.



La mamma di Alice Scagni ha aggiunto: “Il pm aveva già deciso su che sentenza andare quindi ha costruito il processo su quello quindi la giuria ha deciso di non vedere quello che è successo”, parole da cui ovviamente noi prendiamo le distanze e che rappresentano un suo punto di vista. Il padre ha spiegato: “Hanno fatto un processo contro di noi”. I genitori denunciano il fatto che più volte avevano segnalato la pericolosità di Alberto Scagni, venendo però ignorati. La mamma di Alice Scagni ha concluso dicendo: “I figli non muoiono, tornano nella pancia”.