ANA CRISTINA DUARTE CORREIA UCCISA DAVANTI AI TRE FIGLI
Forse Ana Cristina Duarte Correia era tornata a casa per prendere i figli e portarli via con sé: è una delle ipotesi degli inquirenti che stanno ricostruendo l’omicidio della 38enne di origini brasiliane a Saltara, in provincia di Pesaro Urbino. Infatti, aveva raccontato ai carabinieri di essere vittima di violenze da parte del marito Ezio Di Levrano, arrestato dai carabinieri con l’accusa di aver ucciso a coltellate la moglie. Lei non lo aveva denunciato, ma era comunque scattata la procedura del codice rosso e, infatti, si era allontanato da casa.
Dopo il rapporto dell’Arma, la procura aveva chiesto di sentire la donna per verificare il motivo per il quale non aveva denunciato il marito nonostante i maltrattamenti subiti negli anni, ma attualmente non è chiaro se sia stata ascoltata di nuovo e se fosse ospitata in un centro protetto. Di fatto, venerdì è tornata a casa, dove è scoppiata un’altra lite, stavolta culminata con le coltellate davanti ai figli che hanno provato a salvare la madre.
Infatti, la figlia 13enne aveva provato a soccorrerla, provando a tamponare le ferite con un asciugamano, poi però il fratello maggiore di 14 anni ha messo in salvo lei e il fratellino più piccolo di 6 anni, invitandoli a scappare. Infatti, come ricostruito dal Corriere della Sera, hanno trovato rifugio nella casa di una coppia di vicini, coloro che hanno lanciato l’allarme e alle testate locali hanno riferito di aver sentito delle urla qualche giorno prima durante un altro litigio.
OMICIDIO PESARO, IL MARITO AVEVA PRECEDENTI PER DROGA
I figli della coppia ora sono con i nonni paterni, arrivati venerdì notte a Saltara, dove si erano trasferiti da qualche mese. Infatti, Ezio Di Levrano è originario di Brindisi, in Puglia: l’aveva abbandonata da diversi anni e aveva vissuto nella zona di Marotta, dove nel 2004 fu arrestato per traffico di droga dalla polizia, secondo quanto riportato dal Resto del Carlino. Poi si è trasferito in altre zone di Fano e, dopo un annuncio social di febbraio, era approdato a Saltara con la famiglia.
Viveva in una casa della Curia, nel centro storico, dove quasi tutti conoscono la famiglia. Il 14enne che ha messo in salvo i fratelli frequentava l’oratorio, invece Ana Cristina Duarte Correia si recava tutti i giorni in tabaccheria per acquistare le sigarette. Invece, il marito, autista di pullman a lunga percorrenza, sembrava più riservato e si vedeva meno frequentemente in giro. Sui social invece riportava la sua passione per il mare e le barche, che coltivava in Puglia sin da bambino.
Dopo i guai arrivati in seguito al trasferimento nelle Marche, sembrava essersi rimesso sulla strada giusta sposando Ana Cristina Duarte Correia e lavorando in una ditta di trasporti come autista, ma poi il matrimonio è naufragato e la rottura è culminata nell’ennesimo femminicidio.