A “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele, ha tenuto banco anche nella mattinata di oggi, martedì 28 dicembre 2021, la drammatica vicenda di Antonio Morione, il pescivendolo 41enne di Boscoreale (Napoli) ucciso nella serata dell’antivigilia di Natale davanti alla sua pescheria da alcuni rapinatori che l’hanno ferito mortalmente con quattro proiettili, uno dei quali l’ha raggiunto al volto. In questi minuti, come ha riferito l’inviato del programma Edoardo Lucarelli, sono in corso ulteriori rilievi da parte dei carabinieri del reparto scientifico, in quanto sono stati individuati sulle facciate degli edifici altri fori, che potrebbero essere altri colpi di pistola esplosi dai malviventi (già identificati, ma non ancora individuati: è caccia agli uomini, ndr) per proteggersi la fuga.



L’avvocato dei familiari di Morione, in diretta, ha sottolineato: “C’è piena fiducia nella giustizia, sappiamo che verranno trovati i colpevoli. La moglie della vittima per tre giorni non riusciva neppure a parlare, a capire cosa fosse successo. Invito a fare denunce più dure e faccio presente che i figli di quest’uomo cresceranno con il pensiero che Natale non rappresenta la nascita, ma la morte del padre. Gli assassini hanno puntato l’arma contro la figlia e la nuora di Morione”.



ANTONIO MORIONE, PARLA IL SINDACO DI BOSCOREALE: “RAPINATORI NON SANNO COSA SIGNIFICA UNA VITA UMANA”

Ai microfoni dell’emittente di viale Mazzini ha preso la parola Antonio Diplomatico, sindaco di Boscoreale: “I rapinatori non hanno idea di cosa significhi una vita umana, la famiglia di Antonio Morione non avrà più un Natale. Sono d’accordo con l’avvocato: bisogna smetterla con gli sconti di pena per queste belve”.

Per poi aggiungere: “Ieri abbiamo avuto un incontro importante con le istituzioni, presentatesi da me personalmente. Sono venute a portare vicinanza a me come rappresentante del territorio. Io da quando sono stato eletto ho lottato per avere la videosorveglianza in questo Comune, che è l’unico della zona in cui manca. Purtroppo, nonostante i finanziamenti che ho portato, la burocrazia ci ha bloccato da cinque o sei mesi. Abbiamo approfittato della disponibilità dei componenti della commissione antimafia e ho chiesto un intervento diretto dell’Agenzia delle Entrate. Siamo in attesa di poter finalmente installare queste telecamere”.