Un 20enne italiano di origini magrebine ha confessato l’assassinio del pugile Leonardo Muratovic, avvenuto lo scorso weekend in quel di Anzio. Come riferito dal Corriere della Sera nella sua edizione online, il ragazzo si è presentato presso la stazione dei carabinieri Gianicolense in Roma, accompagnato dal fratello, e poi trasferito in commissariato ad Anzio per essere interrogato. La squadra mobile e il commissariato avevano individuato un gruppo di cinque persone coinvolte a vario titolo nell’omicidio di Muratovic, e stavano di fatto stringendo il cerchio, ormai convinti di essere vicini al presunto assassino.
Il 20enne, serrato, ha quindi deciso di confessarsi di sua spontanea volontà, accompagnato dal fratello, che sarebbe, dai primi riscontri, totalmente estraneo ai fatti. Entrambi sono nati in Italia e residenti ad Aprilia, così come Leonardo Muratovic, e appena si è diffusa la notizia una folla si è radunata all’esterno del commissariato di Anzio, ragazzi e ragazze amici della vittima che stavano partecipando ad una veglia funebre sul luogo del delitto con candele, mazzi fiori e lanterne cinesi.
OMICIDIO ANZIO, 20ENNE MAGREBINO CONFESSA: ECCO COME SAREBBERO ANDATE LE COSE
Una vicenda che sembra quindi vicina ad un punto di svolta e che tra l’altro ha visto coinvolto anche il padre del pugile di Anzio, che si trova attualmente in carcere dopo aver accoltellato domenica sera i due bodyguard del locale La Bodeguita, quello in cui, al di fuori, sarebbe appunto avvenuto l’accoltellamento. Sembra che il tutto sarebbe scaturito casualmente, anche perchè la vittima 25enne si trovava in compagnia della fidanzata e di un amico prima della coltellata fatale.
I buttafuori avrebbero cercato di sedare la rissa sul nascere, inviando i due “gruppi” rivali a lasciare il locale, Poco dopo, però, la lite è ripresa e purtroppo ha avuto un esito violento e mortale. Un episodio che ha riacceso i fari sulla criminalità lungo il litorale sud di Roma, con il deputato di Leu, Stefano Fassina, che ha chiesto alla ministra dell’interno, tramite interrogazione parlamentare, delle iniziative per contrastare questi triste fenomeni che purtroppo sono all’ordine del giorno.