OMICIDIO BOLZANO, BENNO NEUMAIR: NON TORNA ANCORA LA DINAMICA DEI FATTI…
Le indagini attorno all’omicidio della coppia di Bolzano, Peter Neumair e Laura Perselli, sono ufficialmente entrare nel vivo. Dopo la confessione del figlio Benno Neumair, la svolta è stata inevitabile. Il caso sarà al centro della nuova puntata di oggi di Quarto Grado e durante la puntata non mancheranno le novità legate al giallo. Il corpo dell’uomo, infatti, non è ancora stato ritrovato nonostante le lunghe ricerche. Ora ciò che stanno tentando di fare gli inquirenti è ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e confrontarla con la versione fornita dall’indagato reo confesso. Sebbene il figlio Benno abbia ampiamente ammesso le sue responsabilità, svelando di essere stato lui ad uccidere i genitori, gettando poi i cadaveri nell’Adige, continuano le verifiche tecniche per ricostruire l’esatta dinamica del duplice omicidio.
Come riferisce AltoAgige.it, in seguito alla consegna della copia del contenuto dei computer di Benno Neumair, avvenuta nei giorni scorsi, nella giornata di ieri è stata la volta della perizia genetica sulle tracce biologiche rinvenute nell’appartamento di via Castel Roncolo, divenuto il triste teatro del delitto. Ulteriore perizia sarà eseguita anche nell’auto Volvo sulla quale Benno caricò i due cadaveri trasportandoli fino al ponte di Vadena, e sui vestiti del trentenne sequestrati dalle forze dell’ordine a casa dell’amica Martina.
OMICIDIO BOLZANO, BENNO NEUMAIR: I DUBBI DEL GIUDICE
I dubbi su Benno Neumair e sulle sue azioni precedenti al duplice omicidio di Bolzano restano molteplici. Negli accertamenti psichiatrici disposti dal giudice sul figlio trentenne della coppia uccisa, c’è un nuovo dettaglio legato ai possibili effetti provocati sulla psiche del giovane “dall’uso continuato ed incontrollato di sostanze anabolizzanti”. E’ quanto riferisce AltoAdige.it. Nell’affidare la perizia psichiatrica ai tre super esperti, la giudice Carla Scheidle avrebbe integrato uno dei quesiti inserendo proprio i possibili effetti degli anabolizzanti che Benno avrebbe assunto per diversi mesi anche attraverso false ricette mediche. I tre esperti incaricati avranno il compito non solo di valutare se Benno al momento dei fatti fosse in grado di intendere e volere ma anche se l’uso incontrollato di anabolizzanti abbia determinato una malattia a livello psichico tale da scemare la capacità di autodeterminarsi dell’omicida. Le risposte arriveranno entro sessanta giorni, al termine del tempo stabilito per l’esecuzione della perizia già iniziata lo scorso 6 aprile.