Dell’omicidio di Bolzano e di Benno Neumair, che ha confessato l’omicidio dei genitori, si è tornati a parlare a “Storie Italiane”, trasmissione mattutina di Rai Uno, durante la quale è stata trasmessa la testimonianza agli inquirenti della sorella, Madé, raccolta da “Chi l’ha visto?”. “Siamo sempre stati una famiglia molto unita e il rapporto tra me e mio fratello era molto buono fino a dieci anni fa – ha commentato la donna –. Quando Benno ha iniziato a fare uso di proteine in polvere e ormoni, il suo carattere ha cominciato a cambiare. Da medico posso dire che tali sostanze possono provocare un cambiamento della personalità. Vanno prese su prescrizione medica, ma lui si è sempre fatto da sé ricette false e tutti in famiglia eravamo contrari”.



Madé Neumair ha poi aggiunto che tra le mura domestiche erano nati molti litigi: “Per anni Benno smentiva puntualmente di fare uso di farmaci, ma in bagno io avevo trovato delle siringhe. Durante una lite, aveva spinto mio padre e me, uscendo poi di casa e portando con sé le carte di credito e le chiavi dell’auto. Per un anno non l’abbiamo più rivisto. Abbiamo poi saputo che era andato a vivere dalla nonna, in una stanza della sua casa”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



OMICIDIO PETER NEUMAR E LAURA PERSELLI: I RETROSCENA SUL FIGLIO BENNO!

Il duplice delitto dei coniugi di Bolzano, Peter Neumair e Laura Perselli, dopo la confessione del figlio Benno sarà al centro della nuova puntata di oggi di Quarto Grado. La coppia era scomparsa lo scorso 4 gennaio ma ad oggi solo il cadavere della madre è stato rinvenuto nel fiume Adige mentre dei resti dell’uomo ancora nessuna traccia, nonostante le incessanti ricerche. Dopo oltre un mese trascorso in carcere, spunta la sua confessione secondo la quale avrebbe agito d’impulso dopo l’ennesimo litigio con il padre. Eppure la procura non crederebbe pienamente alla sua versione ipotizzando piuttosto la premeditazione del duplice delitto.

Secondo gli inquirenti, infatti, Benno avrebbe messo in atto sin da subito un lucidissimo depistaggio che andrebbe a dimostrare la premeditazione. Secondo la ricostruzione riportata da Corriere della Sera, dopo aver ucciso entrambi i genitori con una corda da roccia, Benno avrebbe preso il cellulare della madre Laura e lo avrebbe portato nei pressi di ponte Roma lasciandolo acceso e nascosto per oltre due ore. Successivamente tornò sul posto, lo riprese spegnendolo e gettandolo via. Proprio quell’ultimo segnale, prima della sua confessione, era apparso incomprensibile agli stessi inquirenti che ancora non sospettavano il possibile depistaggio messo in atto.

OMICIDIO BOLZANO: BENNO NEUMAIR ED I TENTATIVI DI DEPISTAGGIO

Benno Neumair, tuttavia, fu tradito dal suo di cellulare: proprio mentre cercava di mettere in atto il depistaggio ai danni degli inquirenti, ricevette una telefonata da una sua amica che sottolineò anche la sua presenza nel posto in cui era stato segnalato il cellulare della madre. Un altro depistaggio fu messo in atto nei giorni dopo quando ai soccorritori fornì un paio di scarpe che in realtà appartenevano alla sorella ma facendo credere che fossero della madre. Lo stesso fece con delle pantofole sostenendo che fossero di Peter. Ed ancora, Benno fece indossare all’amica una giacca di Peter per un giretto dell’isolato facendo ingannare il fiuto dei cani durante le fasi di ricerca. Nelle passate ore, inoltre, come svelato da Corriere.it, sarebbe emerso un ulteriore dettaglio: Benno pulì così bene le tracce di sangue che le fughe delle piastrelle erano bianchissime mettendo in luce la differenza anche ad occhio nudo rispetto al resto della casa. Lui ammise di aver pulito “perchè il cane ha vomitato”, ma anche questa volta non fu convincente.

Dopo 20 giorni dall’omicidio, quando già era indagato, inoltre, Benno avrebbe manifestato la sua intenzione di scappare in India: lo aveva detto ad una sua amica che vive in Germania e che lo ha poi confermato agli inquirenti. Adesso però, al centro delle indagini vi è proprio la presunta premeditazione che andrebbe a cozzare con la versione finora fornita dal trentenne.