A Storie Italiane il caso riguardante l’omicidio di Brunilda Halla, giovane donna di 37 anni, madre di due bambini, avvenuto due giorni fa a Vittoria, in provincia di Ragusa (in Sicilia). Il killer avrebbe agito apparentemente a caso, un ragazzo italiano di 28 anni che dopo poche ore l’omicidio è stato fermato dai carabinieri e che ha appunto confessato il delitto avvenuto alle ore 13:00 di due giorni fa presso l’angolo tra via Firenze e via Tenente Alessandrello.



Ad incastrare il 28enne anche una telecamera di sicurezza presente in zona che evidenzia appunto la presenza del 28enne con un coltello in mano, un’arma bianca della lunghezza di circa 10 centimetri. Secondo quanto emerso, stando a quanto si legge sul quotidiano di Repubblica, il ragazzo aveva già manifestato in passato dei problemi psichiatrici, e pare che, anche se la notizia non è stata confermata dagli inquirenti, abbia avuto un Tso.



OMICIDIO BRUNILDA, VITTORIA: “BISOGNA CREARE STRUTTURE AD HOC PER QUESTE PERSONE”

L’avvocato Gian Ettore Gassani, noto penalista, era ospite stamane in studio a Storie Italiane, ed ha commentato stizzito: “Era giusto chiudere i manicomi e l’abbiamo sempre detto ma era anche altrettanto giusto creare strutture umane, che abbiano civiltà e accoglienza, ma che mettano in sicurezza la persona disturbata di mente e tutta la comunità”.

L’avvocato Grassani ha proseguito: “Ogni giorno c’è un omicidio di questo tipo, ogni giorno, eppure ci sono gravi danni, grave lesioni a parenti, vicini di casa, genitori, io credo che questa sia un’emergenza nazionale, il fatto di lasciare in libertà delle persone disturbate di mente che tra l’altro non sono penalmente punibili… perchè questo signore non prenderà un giorno di galera, perchè si accerterà che è da tso (non confermato dagli inquirenti come specificato sopra ndr), sappiamo benissimo che nessuno è condannabile se al momento del fatto è incapace di intendere e di volere”. Sicuramente siamo di fronte all’ennesimo omicidio che forse si sarebbe potuto evitare.