Omicidio Cadorago: donna 33enne uccisa in casa

Un nuovo omicidio a scapito di una donna, ennesima vittima di femminicidio, quello registrato oggi a Cadorago, in provincia Como. Il delitto è stato scoperto nella mattinata odierna. La vittima è una donna di 33 anni colpita mortalmente nel suo appartamento forse proprio mentre tentava di scappare dal compagno che impugnava un grosso coltello da cucina. La donna è stata rinvenuta senza vita con diverse ferite alla schiena ed al torace, come riferisce Repubblica.it.



Quando i carabinieri hanno fatto il loro ingresso nell’appartamento teatro dell’omicidio, il compagno, 37 anni, non avrebbe proferito parola. Aveva le mani ancora sporche di sangue ed è stato così arrestato in flagranza di reato. Dalle prime ricostruzione pare non fosse alterato dal consumo di alcol o droga ma che al momento dell’omicidio della compagna fosse completamente in sé. Secondo la testimonianza dei vicini di casa, la coppia viveva insieme da tempo. All’alba di oggi avrebbe iniziato a litigare furiosamente. Poi il delitto, il quale si sarebbe consumato intorno alle 5 del mattino. Sarebbero stati proprio i vicini di casa a dare l’allarme, asserendo di non aver mai sentito prima di oggi i due conviventi litigare.



Omicidio Cadorago: compagno avrebbe agito dopo lite per gelosia

All’arrivo del 118 dopo l’omicidio di Cadorago, per la donna 33enne non c’era più nulla da fare. I soccorritori hanno solo potuto constatare il suo decesso. Adesso è già stata avviata l’indagine per omicidio volontario, affidata alla procura di Como, mentre nelle ore seguenti saranno eseguiti tutti gli accertamenti del caso, dai rilievi sul posto fino alla raccolta delle testimonianze da parte dei vicini di casa e dei familiari. Sarà però l’autopsia a confermare le cause esatte del decesso della donna.



In merito al presunto movente, come riferisce Corriere della Sera pare che la donna sia stata colpita dal compagno dopo una lite per motivi di gelosia, uno degli scenari più comuni nei maggiori casi di femminicidio. Due incaricate del canile sono arrivate per prendersi cura del cane della coppia scoprendo così il terribile delitto. A coordinare le indagini è il sostituto procuratore Mariano Fadda.