Sono stati condannati all’ergastolo gli “amanti diabolici” così come sono stati soprannominati negli ultimi anni dalla stampa Luana Cammalleri, 36 anni, e Pietro Ferrara, 57, accusati di aver ucciso e poi nascosto il cadavere del povero Carlo Domenico La Duca. La sentenza è giunta nella giornata di ieri presso la Corte d’assise di Palermo, così come riferisce TgCom24.it, dopo che i due sono stati riconosciuti colpevoli dell’omicidio dello stesso La Duca, 38enne agricoltore il cui corpo non è più stato ritrovato dal 31 gennaio del 2019, quando si perse ogni sua traccia. Come sottolinea TgCom24 attraverso il proprio sito web, entrambi erano stati arrestati due anni fa, a marzo 2022, ed entrambi erano presenti alla lettura del verdetto.
Luana Cammalleri era già stata indagata in passato per minacce alla suocera, la madre di Carlo La Duca che in questi anni si è battuta per ottenere giustizia e verità, ma soprattutto per riavere il corpo del figlio. Carlo Domenico La Duca era sparito il giorno dopo l’udienza per le minacce a carico della moglie, processo in cui la signora Concettina si era costituita parte civile: la denuncia era scattata perchè, a seguito di una lite fra le due, la Cammalleri le aveva stretto il filo del telefono attorno al collo.
OMICIDIO CARLO LA DUCA: ERGASTOLO PER CAMMALLERI E FERRARA: COSA ACCADDE
Al momento della sparizione di Carlo La Duca, Luana e lo stesso si stavano separando, anche se vivevano ancora assieme in un’abitazione sita a Cerda, in provincia di Palermo, non distante dall’azienda agricola di famiglia. La denuncia di scomparsa era stata presentata il 31 gennaio del 2019.
Quel giorno di 5 anni fa l’agricoltore era uscito di casa attorno alle ore 8:00 di mattina per recarsi a Cinisi, dove lo attendeva la nuova compagna e con cui doveva trascorrere il weekend. Prima di arrivare, però, si fermò su un terreno di proprietà di Pietro Ferrara a Ciaculli: secondo i pm sarebbe stato ucciso proprio lì, dopo di che i due imputati si sarebbero disfatti del corpo.