Storie Italiane si è soffermata stamane sul caso dell’omicidio di Carlo La Duca, l’uomo sparito da Palermo e per cui sono stati arrestati quelli che vengono definiti gli “amanti diabolici”. Il programma di Rai Uno ha avuto in collegamento Concetta, la mamma della vittima, e l’avvocato, dopo l’udienza di ieri per cui si è tenuta la requisitoria del Pm. Non è stata chiesta la pena e il tutto è stato rimandato al 14 febbraio.
Concetta era in aula “E’ stato per me un grande dolore, quando hanno detto che in quella macchina Carlo era già morto e l’auto la guidava Pietro Ferrara e dietro c’è la Cammaleri (Luana ndr) che lo seguiva, mi sono sentita male ma sono cose vere, non sono state inventate”. E ancora: “Mio figlio uscì di casa per andare a trovare la compagna, era tranquillo, gli dissi di vestirsi pesante che faceva freddo, mi disse va bene e che ci saremmo visti domenica sera”. Lui dalle campagne poi non è più uscito.
OMICIDIO CARLO LA DUCA, CONCETTA: “CHE DICANO LA VERITA’ I DUE CONIUGI”
In collegamento anche l’avvocato della famiglia di Carlo La Duca: “Lei (Luana Cammalleri ndr) negava inizialmente di essere stata a Palermo ed ha raccontato anche il falso alibi della podologa per riempire le ore durante le quali si è verificato il delitto per cui stiamo celebrando il processo. La lunga requisitoria ha spiegato tutti i vari passaggi, sono state selezionate 43mila targhe da cui è stata poi verificata una scrematura per poi sentirsi raccontare dopo l’arresto da Luana che effettivamente lei stava seguendo Carlo, ipotesi che non regge assolutamente”. Lei l’avrebbe seguito perchè voleva vedere se spendeva dei soldi per la nuova campagna, così come sostenuto dalla stessa Luana Cammaleri”.
Di nuovo Concetta: “Ieri è stata una giornata pesante, ricordare la scomparsa di mio figlio, e poi questi due assassini che hanno organizzato molto prima quello che hanno fatto, speriamo che giustizia venga fatta e che rimangano lì tutta la vita e che dicano dove è mio figlio, speriamo che si mettano una mano sulla coscienza e che dicano la verità”, frase che la signora Concetta ripete ormai da anni.
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— Storie Italiane (@storie_italiane) January 26, 2024