Omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma, annullate le condanne per i due ragazzi americani Gabriel Natale Hjorth e Finnegan Lee Elder. La Corte di Cassazione ha confermato l’annullamento dell’ergastolo in primo grado, e dei 24 anni e 22 di carcere, stabiliti rispettivamente per Elder, esecutore materiale del delitto e per Hjorth suo complice. I giudici hanno deciso quindi di rimandare tutto ad un prossimo processo bis in appello.
Nel frattempo sono arrivate anche le prime dichiarazioni alla stampa, principalmente da parte degli avvocati difensori dei due americani accusati, che si sono detti “soddisfatti della decisione” in quanto questa proverebbe che l’intervento dei militari quel giorno sia stato anomalo. Sembra infatti che alla fine siano state prese in considerazione anche le numerose dichiarazioni, secondo la difesa false, che l’altro carabiniere Varriale avrebbe riportato nel corso del processo. Affermando di non avere portato con sè la pistola d’ordinanza. Questo avrebbe reso più credibile la versione dei ragazzi che hanno sempre sostenuto di non sapere di trovarsi davanti a due esponenti delle forze dell’ordine, ma di essere convinti che fossero gli spacciatori con i quali dovevano incontrarsi per acquistare la droga.
Omicidio Cerciello, sentenza annullata: “Ucciso per la seconda volta”
Sulla decisione della Corte che ha ribaltato le precedenti condanne, annullando il provvedimento per i due ragazzi americani colpevoli di aver ucciso il carabiniere Mario Cerciello Rega a coltellate, è intervenuta anche la famiglia del vicebrigadiere morto nell’operazione. La vedova Maria Rosa Esilio si è dichiarata “amareggiata e disorientata“, sulle pagine del Corriere della Sera sono stati riportati anche gli altri commenti della famiglia, che tramite gli avvocati dell’accusa hanno detto, che con questa decisione “Mario è stato ucciso per la seconda volta“.
E hanno poi aggiunto che “resta forte la fiducia nella giustizia per il prossimo appello“, perchè, anche se venisse provato che i due non sapessero di trovarsi davanti a due carabinieri, non può passare il messaggio “che in questa nazione, senza conseguenze concrete, si possa trascorrere le proprie vacanze portando al seguito armi, comprando droga e uccidendo servitori dello Stato“.