Dopo 21 lunghi anni l’omicidio dello chef Pietro Beggi sembra essere finalmente risolto. La corte d’assise d’appello di Torino, come riferisce il Corriere della Sera, ha infatti riformato il precedente proscioglimento di Giampaolo Naura, condannando l’imputato oggi 41enne a 14 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale. Pietro Beggi, noto chef del ristorante Ciabot del Grignolin di Calliano, nell’Astigiano (Piemonte), venne trovato agonizzante nella notte fra il 2 e il 3 gennaio del 2000 dal socio Livio Vallarin, nella cantina del ristorante. Il cuoco era stato colpito in maniera violentissima alla testa nel tentativo di rapinare l’incasso da 30 milioni di lire.
Portato in ospedale in condizioni disperate era morto poche ore dopo, e per il suo assassinio è stato appunto condannato Giampaolo Naura, colpevole di aver fatto parte della banda che aveva assalito il ristorante e che aveva poi torturato la stessa vittima per fargli rivelare dove tenesse l’incasso. La banda in questione era composta da italiani e albanesi e fra il 2015 e il 2016 mise a segno un’ottantina di furti in Lombardia fra Lodi, Brescia e Bergamo, travestiti da carabinieri.
OMICIDIO CHEF PIETRO BEGGI, DALL’INCONTRO DEL DNA IL “MATCH”
Il gruppo venne fermato nel 2019 e proprio da quell’indagine si è risaliti al dna di Naura, trovato sulla scena del crimine del 2000. All’epoca dell’omicidio le forze dell’ordine non avevano trovato il colpevole ma sul luogo del delitto erano state lasciate della calzamaglie poi analizzate e catalogate. A 19 anni di distanza era emerso il “match”, e di conseguenza si è riaperta l’indagine ed è poi partito il processo conclusosi con la condanna di Naura. Chef Pietro Beggi era stato massacrato e lasciato con il cranio fracassato in un lago di sangue fino al mattino seguente, quando poi era stato trovato in fin di vita dal socio. La sua famiglia ha avuto così giustizia dopo più di due decadi, anche se ovviamente il caso non è ancora chiuso definitivamente, visto che gli inquirenti sarebbero ora sulle tracce dei soci di Naura.