Negli studi di Uno Mattina Estate si parla dell’omicidio di Chiara Gualzetti, la giovane 16enne della provincia di Bologna che venne uccisa un anno fa da un suo coetaneo. Fra pochi giorni, il 26 luglio, si terrà l’esito della perizia psichiatrica sul ragazzo coetaneo di Chiara che ha confessato l’omicidio e molto probabilmente la sentenza di primo grado. “Non dava dei segni di squilibrio – ha spiegato Vincenzo, il papà di Chiara Gualzetti, in collegamento in diretto – era solo sfaticato, ma come altri giovani, era un ragazzo normalissimo, erano usciti per un gelato, si vedevano in piazza, fino a che è successo quello che è successo. Un demone gli ha detto di ucciderla? A questa storia ci credono in ben pochi. Erano anni che conoscevamo la mamma e lui, non ha mai dato alcun sintomo di squilibrio altrimenti non avrei permesso a mia figlia di uscirci assieme”.
“Questa storia del demone è un alibi – ha proseguito il papà di Chiara Gualzetti – che si è creato pochi giorni prima dell’omicidio. L’omicidio era premeditato, voleva ucciderla qualche giorno prima e non ci è riuscito poi il 27 giugno ha fatto quello che fatto”. La mamma Giusy ha aggiunto: “Chiara era una ragazza adolescente, aveva un passato fra bullismo e cose varie, stava cominciando a sfiorire, avrebbe fatto il terzo anno dell’alberghiero, si stava riprendendo da un brutto periodo e lui ha cercato di infamarla dicendo che era depressa e che voleva morire, in realtà era come ogni adolescente”.
CHIARA GUALZETTI: “E’ ANCORA DURA A DISTANZA DI UN ANNO”
Di nuovo Vincenzo, il papà di Chiara Gualzetti: “La morte di chiara non ha ad oggi un perchè, una ragione, e da quello che si può capire dalle parole che lui ha dato nella sua confessione è stato solo un ammazzare una ragazza per curiosità e divertimento. E’ dura a distanza ancora di un anno, è sempre vivo in noi il ricordo di Chiara che era una ragazza molto affettuosa, era veramente l’affetto fatto a persona. noi speriamo che il podcast sia d’aiuto a tutti i ragazzi (un’iniziativa realizzata da alcuni giovani in favore di Chiara ma anche per evitare che si ripetano episodi simili in futuro ndr). Abbiamo pensato anche di operare nel settore legale al fine di poter cambiare qualche legge che tutela molto i minori e adesso vedremo”.