A 6 anni dall’omicidio di Niccolò Ciatti la sua famiglia non è ancora riuscita ad ottenere la giustizia che meriterebbero. Il ragazzo, che all’epoca aveva 22 anni, nel 2017 venne ucciso con un singolo calcio alla testa a Lloret de Mar, durante una vacanza con gli amici, dal ceceno Rassoul Bissoultanov. L’uomo ha pendenti in capo due sentenze, una italiana ed una spagnola, ma non ha scontato neanche un giorno di carcere.
Ricordando l’omicidio di suo figlio, Luigi Ciatti ha parlato della delicata situazione che riguarda Bissoultanov sulle pagine di Quotidiano Nazionale, sottolineando che “lui è libero e beato“, mentre loro non chiedono altro che giustizia. Sulla colpevolezza del ceceno non ci son dubbi, e il padre del 22enne ritiene che “con un po’ di volontà da parte della giustizia spagnola nell’arco di qualche mese si sarebbe potuto fare un processo e condannarlo”, ma le cose sono andate diversamente. Infatti, racconta che in seguito alle condanne per l’omicidio di Ciatti, a Bissoultanov “non è stata data alcuna misura ed è stato lasciato libero di programmare quella fuga che l’anno prima, da Strasburgo alla Germania, non gli era riuscita”.
La giustizia mancante per l’omicidio Ciatti
Ma oltre alla fuga del killer, secondo Luigi in sede dei processi per l’omicidio Ciatti, “troppe cose non sono andate come dovevano”. Prima fra tutte, “non riconoscere l’aggravante della crudeltà e dei futili motivi” al ceceno perché “ha tirato un solo calcio”, e nonostante fu la stessa procuratrice generale durante il processo d’appello a spiegare che “non c’era nessuna motivazione per quel pestaggio”.
Nonostante il killer sia in fuga, però, il padre di Niccolò Ciatti in merito alla giustizia per il suo omicidio non perde le speranze, ed anzi ne nutre due. “La prima”, spiega, “è che almeno diventi effettiva la sentenza (..) italiana” a 20 anni di carcere, e la seconda “che venga trovato”. Ritiene, infatti, che “se ci fosse veramente la voglia da parte dei nostri Servizi, si potrebbe scovare. Non sarebbe facile”, avverte, “ma neanche impossibile”.