A poco più di 24 ore dall’omicidio di Giovanbattista Cutolo, il musicista 24enne freddato a Napoli all’alba di ieri, sui social sono arrivati diversi messaggi di supporto nei confronti del killer 16enne. Il 24enne è stato raggiunto da alcuni colpi di pistola in piazza del Municipio, davanti alla sua fidanzata, a causa di uno scooter parcheggiato male da un amico della vittima. Gli inquirenti si sono subito concentrati sul 16enne originario dei quartieri Spagnoli, il cui nome non è stato reso noto per ragioni di privacy, che interrogato dagli inquirenti avrebbe subito ammesso le sue colpe nell’omicidio di Cutolo, la cui unica colpa nella vicenda era quella di aver cercato di riportare la calma tra il killer e l’amico che aveva parcheggiato male.
Il killer di Cutolo osannato sui social: “Ti siamo vicini, ci manchi”
Insomma, la colpa del 16enne per l’omicidio di Cutolo è stata confermata dallo stesso imputato. Questo, inoltre, non sarebbe neppure incensurato, ma era noto alle forze dell’ordine da almeno un paio d’anni, quando tentò di compiere un primo omicidio, fortunatamente fallendo. Da lì, però, si specializzò nel furto, facendo di orologi e beni preziosi il suo bottino prediletto. Contestualmente all’arresto del killer, online sono arrivati diversi messaggi di supporto, tra cui un’amica che in una storia su Instagram lo conforta sostenendo che “tutto passo. Ti sto accanto e già mi manchi“.
Sui messaggi di supporto verso l’assassino di Cutolo è immediatamente intervenuto Francesco Emilio Borrelli, deputato nelle file di Verdi e Sinistra. “L’assassino”, spiega il deputato, “viene celebrato come un divo. Zero parole per la vittima ed i suoi familiari”. Secondo Borrelli, “questi soggetti non dovrebbero essere a piede libero. Proviamo ribrezzo per tali situazioni che sono ormai una costante ed un marchio di fabbrica della mentalità criminale e sub-criminale che sta sotterrando la nostra terra sotto un mare di ingiustizia”. Per ricordare Cutolo, sostiene ancora Borrelli, “depositeremo un mazzo di fiori e manifesteremo per chiedere pene severe e un intervento radicale contro il numero impressionante di giovani criminali e assassini che infestano Napoli e provincia”.