Il duplice omicidio di Lecce avvenuto lo scorso 21 settembre sarà al centro della nuova puntata di oggi di Quarto Grado. I due fidanzati, Daniele De Santis ed Eleonora Manta, furono uccisi in modo barbaro con 60 coltellate. Sulla figura dell’assassino reo confesso, Antonio De Marco, continuano ad emergere nuovi inquietanti dettagli. Il ragazzo, aspirante infermiere, avrebbe premeditato l’omicidio appuntando tutto meticolosamente su un diario. Talvolta era solito scrivere sul suo pc, altre volte a mano sulle pagine di un quaderno con la copertina gialla. Dallo scorso dicembre e fino ad agosto, Antonio De Marco aveva messo nero su bianco i suoi pensieri drammatici, raccontando le frequenti crisi di pianto, la sua solitudine e la sua costante voglia di vendetta verso coloro che ai suoi occhi apparivano felici. Un diario che, come rammenta TeleRamaNews, non racchiude il racconto delle sue giornate bensì i suoi istinti, anche quelli più violenti, ma soprattutto le delusioni poi sfociate nella voglia di vendetta per chi aveva una vita più felice della sua anche nei confronti dei rapporti con le donne. Daniele De Santis, suo affittuario ed ex inquilino, rappresentava proprio ciò che più detestava. Il suo nome compare nel mese di agosto, verso la fine delle pagine di quel diario. Il giovane da allora diventa il suo possibile destinatario degli istinti omicidi che da tempo covava dentro di sè.



OMICIDIO DANIELE DE SANTIS E ELEONORA MANTA: DE MARCO ED IL SUO ALTER EGO

Proprio il diario di Antonio De Marco è ora finito agli atti delle indagini e potrà svelare molto di ciò che nasconde la personalità del ragazzo reo confesso del duplice delitto di Lecce che ha messo fine alle vite di Daniele De Santis ed Eleonora Manta nel loro primo giorno di convivenza. Il giovane killer si trova attualmente chiuso in carcere e presto dovrebbe incontrare i consulenti nominati dagli avvocati difensori Andrea Starace e Giovanni Bellisario e incaricati di valutare se ci sono le condizioni per chiedere una eventuale perizia psichiatrica. I due legali lo scorso lunedì avrebbero incontrato il loro assistito per chiedergli, nuovamente, la sua massima collaborazione. Intanto, come scrive anche Nuovo Quotidiano di Puglia online, non c’è solo un diario di 36 pagine scritto da De Marco  ma anche 15 pagine dattiloscritte in cui narra la storia della genesi del suo personaggio di fantasia nel quale si sarebbe immedesimato. Un racconto in stile fumetto realizzato usando immagini da internet nel quale De Marco narra del suo alter ego, Vendetta, con frequenti crisi di rabbia e pianto spesso sfociate in omicidi. Il pool di magistrati che segue il caso avrà il compito di valutare la necessità di sottoporre gli scritti di De Marco ad una perizia calligrafica o meno.

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