Sette persone sono state arrestate nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Francesco Pio Maimone, il diciottenne morto la notte del 20 marzo scorso sul lungomare di Mergellina poiché raggiunto da un colpo di pistola dopo una lite per futili motivi. L’accusa, come riportato da Il Mattino, è quella di avere aiutato il killer, il diciannovenne Francesco Pio Valda.



I fermi sono stati disposti nei confronti di membri della comitiva e del nucleo familiare dell’imputato, figlio del boss della camorra della zona orientale di Napoli Ciro Valda, deceduto nel 2013. Tra questi ci sono la sorella Giuseppina Valda e la nonna settantaquattrenne Giuseppina Niglio, che lo avrebbero aiutato a nascondere la pistola, che non è mai stata trovata. Gli altri sono Alessandra ClementeSalvatore ManciniGiuseppe PernaPasquale Saiz Rocco Sorrentino. Tutti di età compresa tra i 22 e i 26 anni. Nei confronti delle tre donne il gip ha disposto gli arresti domiciliari.



Omicidio di Francesco Pio Maimone a Mergellina: 7 persone in manetta

A incastrare le sette persone arrestate per il favoreggiamento all’omicidio di Francesco Pio Maimone Mergellina sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza sulla strada e le intercettazioni. È emerso, come riportato da Il Mattino sulla base delle carte agli atti, che Francesco Pio Valda, dopo avere ucciso il diciottenne, fu prelevato da Salvatore Mancini e trasportato in un luogo sicuro, in modo da non essere rintracciato dalla Polizia che era sulle sue tracce. In quelle ore gli fornì anche generi alimentari e denaro.



Intanto, la nonna Giuseppina Niglio si era occupata di disfarsi della pistola. Pare, secondo le conversazioni registrate dalla Polizia, che la donna l’abbia gettata nel water. Non è mai stata trovata. Un’altra arma sarebbe stata custodita invece da Rocco Sorrentino. La sorella dell’imputato Giuseppina Valda, invece, ai tempi delle perquisizione fu trovata in possesso di droga.