Della triste storia di Giulia Cecchettin se n’è parlato approfonditamente ed in ogni sede possibile, dando all’ennesimo (violento) omicidio passionale una risonanza che ancora oggi, fortunatamente, non accenna a diminuire. Fortunatamente perché storie come quella di Giulia stimolano una risposta sociale e un’attenzione che aiutano a far luce sul fenomeno ancora troppo spesso taciuto delle violenze di genere, motivate dalla fine di una relazione, da una risposta negativa o da qualsiasi altri futile motivo.



Proprio per non rischiare che il buio cada sulla storia di Giulia, ma anche su quelle di tutte le vittime che hanno avuto il coraggio di denunciare, nella speranza che anche coloro che non l’hanno ancora trovato raccolgano tutte le loro forze, Gino Cecchettin ripercorrerà nello studio di Verissimo l’accaduto. Da poco, inoltre, il padre della vittima 22enne ha deciso di mettere su carta una serie di riflessioni in un’accorata lunghissima lettera dedicata alla sua ‘Cara Giulia, pubblicata da Rizzoli e scritta con l’aiuto di marco Franzoso. Nel frattempo, grazie anche alla risonanza mediatica dell’omicidio di Giulia Cecchettin, il reo confesso Filippo Turetta si trova in manette, in attesa di un giudizio ormai dal 25 novembre scorso.



La cronologia dell’omicidio di Giulia Cecchetti: dalla scomparsa all’arresto di Turetta

Per aiutare papà Cecchettin nella sua lotta per non dimenticare Giulia, ci teniamo a ricordare quanto è successo in quel (maledetto) novembre dello scorso anno, quando si persero nel nulla le tracce della 22enne, uscita poche ore prima con il suo ex fidanzato Filippo Turetta. I due, secondo il quadro che si è disegnato dopo la scomparsa con l’aiuto di tutti gli amici e i parenti di Giulia, avevano avuto una relazione durata circa un anno e che si era conclusa nell’agosto del 2023.



Cecchettin aveva chiarito più volte di non provare nulla per Filippo, ma la sua insistenza (e le minacce di farsi del male se si fosse allontanata) hanno spinto Giulia, decritta come una persona buona e con un grande cuore, a stare al suo fianco, frequentandolo di tanto in tanto. L’11 novembre del 2023 non stavano più assieme ma si sono incontrati per un giro di shopping in vista dell’ormai imminente laurea di Giulia, per poi cenare assieme ed, infine, sparire nel nulla: l’allarme venne lanciato il giorno dopo dallo stesso Gino Cecchettin, non vedendo rincasare la figlia. Il corpo ormai senza vita e dissanguato della giovane è stato trovato dopo 7 giorni nel lago di Barcis e il cappio si è presto stretto attorno a Turetta che la sera stessa è stato arrestato in Germania, con la sua auto, una Fiat Grande Punto, in panne sull’autostrada A9. Estradato in Italia il 25 dello stesso mese, da quel momento è sempre rimasto all’interno del carcere di Verona.