Omicidio Elena Del Pozzo, le richieste dal carcere di Martina Patti
Il caso di Elena Del Pozzo sarà al centro della nuova puntata di Quarto Grado, in onda nella prima serata di oggi 1 luglio 2022. La mamma Martina Patti, dopo aver confessato il delitto della figlioletta di quasi 5 anni indicandone il luogo in cui ne avrebbe occultato il cadavere, continua a restare isolata in carcere. Stando a quanto emerso nell’ultima puntata della trasmissione di Rete 4, la donna avrebbe avanzato delle richieste particolari: la visita di un parroco e i suoi libri per continuare a studiare Infermieristica per la quale avrebbe dovuto conseguire la laurea nei prossimi mesi.
Le indagini, intanto, proseguono senza sosta e fondamentali sarebbero in tal senso le testimonianze del padre della piccola Elena Del Pozzo, Alessandro, in riferimento al presunto movente. Mentre infatti la donna continua a non saper dare una spiegazione rispetto al gesto che ha commesso, l’ex marito sarebbe convinto del fatto che avrebbe agito in modo così sconsiderato a causa della gelosia folle: Martina Patti non avrebbe accettato la relazione del compagno per la nuova ragazza alla quale la figlia già sembrava essere molto affezionata: “Mentre era al telefono con me, gridava alla bambina: ‘Vedi tuo padre è pazzo? Ora metto l’avvocato’. Questo mi fa pensare che Martina sia ancora coinvolta sentimentalmente con me. Lei è molto fragile ha avuto anche dei momenti di depressione, anche se non ha mai assunto farmaci è molto emotiva chiusa ha difficoltà a dialogare. La notte prima della tragedia Elena ha dormito a casa dei miei genitori, c’ero anche io con la mia ragazza”, aveva spiegato Alessandro Del Pozzo.
Elena Del Pozzo e la buca: prima o dopo il delitto?
Un altro aspetto ancora da chiarire rispetto al caso di Elena Del Pozzo è relativo alla buca realizzata dalla madre Martina Patti e nella quale avrebbe cercato di nascondere il corpicino della figlia. Quella buca sarebbe stata realizzata precedentemente dalla donna o l’avrebbe realizzata solo dopo aver ucciso Elena del Pozzo? Un aspetto importante, questo, che andrebbe a evidenziare la presunta premeditazione. Una cosa è certa, al momento la madre non avrebbe dimostrato alcun segno di pentimento né alcun pensiero nei confronti della figlia che non c’è più.
Alla base del terribile delitto, come rammenta anche Morena Zapparoli su Il Fatto Quotidiano, non ci sarebbe alcun segno di infermità mentale e lo stesso gip nelle 15 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare, avrebbe sostenuto che la donna fosse nel pieno delle sue facoltà fisiche e psichiche quando ha ucciso la figlia Elena Del Pozzo essendosi procurata gli attrezzi – comprese le buste nere in cui è stato nascosto il corpo – per scavare la buca in un luogo impervio e isolato dove seppellire il cadavere della figlioletta. La stessa che mentre le sferrava le 11 coltellate ha preferito non guardare.