Omicidio Ercolano, Tullio e Giuseppe uccisi da Vincenzo Palumbo: un errore?

Nel pomeriggio di ieri Portici si sono svolti i funerali dei due giovani uccisi ad Ercolano, Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella. Il sindaco di Portici, Vincenzo Cuomo, ha indetto il lutto cittadino ed ai microfoni della trasmissione Ore 14 ha commentato il triste giorno: “Continuiamo a non darci una spiegazione per quello che è successo e per come è successo”. Il caso sarà al centro della nuova puntata di oggi di Quarto Grado, che ripercorrerà le tappe del dramma avvenuto nella notte tra il 28 e il 29 ottobre. I due ragazzi sono stati freddati a colpi di arma da fuoco da Vincenzo Palumbo, un 53enne accusato del duplice omicidio e che resta in carcere dopo l’udienza preliminare. L’uomo si è giustificato asserendo di aver esploso i vari colpi convinto che i due ragazzi fossero dei ladri. Una tesi che tuttavia non avrebbe del tutto convinto gli inquirenti e le famiglie delle due vittime.



Un parente di una delle due vittime ha invece fornito un’altra versione: pare infatti che i due ragazzi si trovassero sotto l’abitazione di Palumbo per puro caso dopo aver sbagliato strada mentre cercavano di raggiungere i propri amici. In quel momento, mentre si trovavano in auto, sarebbero stati raggiunti dai colpi esplosi dal terrazzo dell’uomo, che da tempo aveva manifestato una sorta di pura ossessione nei confronti della sua privacy. “Dobbiamo cercare il modo di far sentire Giuseppe e Tullio sempre vivi all’interno della nostra comunità”, è stato il commento del sindaco di Portici.



Omicidio Ercolano, cosa non torna nella parole di Vincenzo Palumbo

Nel frattempo, Vincenzo Palumbo avrebbe raccontato più di una bugia agli inquirenti. Nel dettaglio, avrebbe asserito di aver esploso solo quattro colpi in direzione della campagna, ma in realtà, come emerso dal programma di Rai2, i colpi sarebbero stati ben 12, di cui uno rimasto inceppato. Mancherebbe anche la volontà di confessare pienamente quanto accaduto. Secondo la ricostruzione, dopo 10 minuti dall’ultimo colpo Palumbo avrebbe raggiunto le due vittime, appurato il loro stato agonizzante sarebbe ritornato a casa dove avrebbe fatto trascorrere altri 18 minuti prima di chiamare i soccorsi. Anche su questo lasso di tempo gli inquirenti dovranno fare luce del tutto.



La moglie di Palumbo, intanto, avrebbe chiesto scusa nei vari talk. Ma è possibile che la donna e Palumbo non si siano scambiati neppure una parola dopo l’accaduto? A dire la sua in merito è stata la criminologa Roberta Bruzzone, in collegamento con Ore 14: “Sinceramente trovo del tutto improbabile che questo possa essere accaduto, non credo sia possibile che in quei 18 minuti in quella casa ci sia stato il silenzio più assoluto vista la gravità dell’accaduto e visto che in quell’auto vi fossero due ragazzi deceduti”. Ancora dubbi, dunque, mentre arriva un’altra inquietante conferma riportata da Open: oltre al buco di 26 minuti dopo gli spari, solo uno dei due ragazzi sarebbe morto sul colpo, come emerso dall’autopsia. In merito al vuoto temporale, invece, l’avvocato di Palumbo, Francesco Pepe ha spiegato che sarebbe dovuto allo “stato di choc” dell’uomo. Tuttora, Vincenzo a detta del legale sarebbe “Scioccato e sconvolto, ha chiesto perdono anche per il tramite dei magistrati”.