Indagini serrate sull’omicidio di Fausto Gozzini, imprenditore 61enne ucciso con una fucilata il 14 settembre scorso, all’interno della sua azienda di Casale Cremasco (Cremona). Ad agire, secondo la ricostruzione e le sue dichiarazioni da reo confesso, il 78enne Domenico Gottardelli, pensionato di Covo e amico della vittima che, nel corso dell’interrogatorio, avrebbe dichiarato di essersi “tolto un peso” compiendo il delitto. Ma non solo: il 78enne avrebbe raccontato che la sua colf, una donna di 55 anni che da circa 25 avrebbe lavorato a casa sua, sarebbe stata l’amante dell’imprenditore e con lui gli avrebbe sottratto una somma importante dal garage: 400mila euro.



In alcune dichiarazioni a margine del fermo, riporta Il Corriere della Sera, l’attuale indagato Domenico Gottardelli sosterrebbe una complicità della donna nel furto del denaro e la stessa, riferisce ancora il quotidiano, avrebbe replicato sottolineando di non essere a conoscenza di tensioni tra i due uomini. Si sarebbe inoltre trincerata dietro un no comment in merito alla presunta relazione clandestina con Fausto Gozzini e alla presunta ingente quantità di soldi che il 78enne avrebbe descritto agli inquirenti quale movente dell’omicidio.



Fausto Gozzini ucciso in azienda: la confessione di Domenico Gottardelli

Domenico Gottardelli, secondo quanto riportato dall’Ansa, avrebbe confessato l’omicidio di Fausto Gozzini davanti agli inquirenti e avrebbe reso dichiarazioni precise sul presunto movente e sul tessuto di rapporti in cui sarebbe maturato il delitto. Tutte parole ora al vaglio di chi indaga ma che, stando a ciò che finora si sarebbe ricostruito, restituirebbero il quadro di profonde tensioni tra i due uomini.

Eravamo amici da una vita – avrebbe detto il 78enne in sede di interrogatorio di garanziae lui mi ha rubato 400mila euro in contanti. Mi sono tolto un peso“. Una confessione piena resa davanti al gip Elisa Mombelli, scrive l’agenzia di stampa, nella quale il pensionato di Covo (Bergamo) non avrebbe cercato di allontanare da sé la responsabilità del colpo di fucile mortale ai danni del 61enne Fausto Gozzini. La vittima sarebbe stata uccisa con una fucilata al petto nei locali della sua ditta, la “Classe A Energy”, a Casale Cremasco. “Il mio cliente si rende perfettamente conto di quello che ha fatto – ha spiegato il suo difensore, Santo Maugeri – ma è tranquillo perché mi ha spiegato che è come si fosse finalmente liberato di un macigno“.



Omicidio Fausto Gozzini, il pensionato arrestato tira in ballo la sua colf

Domenico Gottardelli, riporta Il Corriere della Sera, avrebbe inoltre raccontato a chi indaga che la sua colf, in servizio per lui da circa 25 anni, avrebbe intrapreso una relazione con limprenditore 61enne e sarebbe stata a tutti gli effetti sua amante. Fausto Gozzini e la donna, avrebbe aggiunto l’indagato, sarebbero stati i soli ad avere le chiavi della sua casa e a sapere della somma di 400mila euro custodita da Gottardelli nel suo garage. Per questo, secondo il 78enne, entrambi avrebbero avuto un ruolo nella sparizione di quel denaro.

La donna, riporta ancora il quotidiano di via Solferino, avrebbe replicato sostenendo di non aver mai percepito segnali di odio o tensione tra i due uomini e non avrebbe confermato la relazione clandestina con la vittima fausto Gozzini. In merito al presunto furto descritto dal 78enne, infine, avrebbe risposto con un secco “Non voglio dire niente“. Ed è la stessa colf di Domenico Gottardelli a raccontare lo sgomento dopo aver appreso la notizia dell’omicidio di Fausto Gozzini: “Non mi sarei mai aspettata ciò che ha fatto. Sono tanti anni che lavoro per Domenico. È come lo raccontano: non parla molto, ma è uno pacifico. Sono stata da lui lunedì per le pulizie. Era tranquillo. Il fucile in casa non l’ho mai visto“.