A “Il terzo indizio” su Rete 4 viene ripercorso il processo per l’omicidio di Francesca Benetti, scomparsa nel 2013. Il programma, in onda in replica su Rete 4 e condotto da Barbara De Rossi, si basa su processi che hanno già attraversato i tre gradi di giudizio. Come appunto nel caso della Benetti, con la Cassazione che nel 2018 ha confermato quanto decretato in precedenza dalla Corte d’Assise e dalla Corte d’Assise d’appello negli altri due gradi di giudizio. Antonino Bilella è stato condannato all’ergastolo in maniera definitiva.
Questi era il giardiniere di Villa Adua, la tenuta di Potassa di Gavorrano (Grosseto), dove Francesca Benetti era morta il 4 novembre 2013. La donna, originaria del Vicentino, aveva vissuto fino all’età di 26 anni a Valdagno, poi si era trasferita a Cologno Monzese. Diplomata Isef, aveva insegnato Educazione fisica in diverse scuole prima di andare in pensione e dedicarsi alla famiglia. Sposatasi con un ingegnere, Mario Spataro, da cui aveva avuto due figli, i due si erano separati e lui era morto dopo breve tempo.
OMICIDIO FRANCESCA BENETTI, IL MISTERO DEL CORPO MAI TROVATO
Dopo l’esperienza a Cologno Monzese, Francesca Benetti decise di voltare pagina e cambiare vita. Voleva trasferirsi in Toscana, dove aveva dei possedimenti. Un’amica gli indicò Antonino Bilella, ex camionista, come persona fidata a cui affidare la custodia di Villa Adua. Lei viveva invece nella vicina Follonica, dove aveva iniziato una nuova relazione. Ma Bilella si era invaghito della donna. Durante il processo emerse che aveva una vera ossessione: la tormentava con sms, telefonate e la spiava quando andava al mare. Ma Francesca Benetti non contraccambiava, anzi iniziò a preoccuparsi, tanto da segnarsi il numero di telefono per denunciare i casi di stalking in agenda e lo voleva licenziare.
La nuova relazione fece precipitare la situazione. Infatti, il 4 novembre 2013 il giardiniere attirò Francesca Benetti a Villa Adua e in cucina si consumò l’omicidio. Dopo impacchettò e caricò il cadavere in auto per farlo sparire. Provò a far demolire l’auto, ma i carabinieri arrivarono prima e misero sotto sequestro l’auto. Sul pianale furono trovate tracce di sangue della donna, prova con cui Antonino Bilella venne incastrato. Ma l’uomo non ha mai confessato il delitto e il cadavere di Francesca Benetti non è mai stato trovato.