OMICIDIO GIADA ZANOLA, L’ESCLUSIVA DI QUARTO GRADO
A Quarto Grado il caso terribile della povera Giada Zanola, la ragazza che sarebbe stata gettata da un cavalcavia dell’autostrada A4 a Padova dal suo fidanzato. Il programma di Rete 4 ha intervistato la cugina della vittima, che ha raccontato: “Si è presentata una volta con questo ragazzo, dicendo che era il suo compagno, era proprio felice, ridevano e scherzavano, io ogni volta che ho parlato con Andrea non ha mai dato segni di essere geloso o di uno che si arrabbia facilmente, poi quello che succedeva in casa non so, mai raccontato”.
E ancora: “Lei aveva già preparato tutto per il matrimonio, vestito, posto, avevano definito tutto, a marzo ci aveva dato le partecipazioni e poco dopo si è sentita con mia mamma e le ha detto che le cose erano andate diversamente, che il matrimonio a settembre non c’era più, lui era disperato ma da lì ad arrivare a quello che ha fatto… lui era giù, dispiaciuto. In quella occasione abbiamo saputo che Giada Zanola stesse frequentando un’altra persona. Giada poi ci ha detto che non si sposava più perchè Andrea non era come sembrava”.
OMICIDIO GIADA ZANOLA, LA CUGINA: “PERCHE’ L’AVREBBE UCCISA?”
Sul sospetto che ci fossero violenze in casa la cugina di Giada Zanola spiega: “Non so perchè le ha alzato le mani, se stai male devi farti aiutare. Ripeto, Andrea era una persona normalissima… lei ha resistito forse per il bambino, aveva un carattere tanto forte o per lo meno faceva sembrare di essere forte, poi dentro lo sa solo lei cos’ha passato. Io spero tanto che l’abbia addormentata e non se ne sia accorta di nulla, il suo ultimo ricordo spero che sia il bimbo che si addormentava. Se venisse confermato che Andrea ha ucciso mia cugina vorrei chiedergli perché”.
Il ricordo che si porterà per sempre: “La solarità, ma anche il pancione o quando siamo andati insieme dal nostro tatuatore di fiducia e lei era rimasta lì a farmi i video. L’ultima volta che l’ho vista, che c’era anche il mio compagno, nel salutarlo gli ha detto di fare il bravo e che se no l’avrebbe picchiato nonostante fosse un uomo grande e grosso. Lei proteggeva gli altri ma doveva farsi proteggere”.
OMICIDIO GIADA ZANOLA: LE PAROLE DELLA DOTTORESSA
Quarto Grado ha approfondito la questione del matrimonio con Giada Zanola: “La procura – dice Alessandra Viero – non ha dubbi che si tratti di omicidio e parla di una serie di colpi figurati inferti all’ego di Andrea da una serie di episodi fra cui il matrimonio annullato. C’è anche un litigio fra i due, vengono strappate le loro foto e poi c’è il fatto di vivere separati in casa”.
Anna Maria Casale, psicoterapeuta, ha commentato la relazione tra Giada Zanola e Andrea, spiegando: “Loro erano un po’ come una pentola a pressione, la coppia non voleva stare più insieme, la minaccia di Andrea alla compagna di non farle vedere più il figlio… questi comportamenti possono portare alla rabbia, anche se ovviamente non possono giustificare tanta violenza. Come fare una de escalation di questa rabbia? Spesso queste coppie usano anche i figli come strumento di ricatto invece i figli possono disinnescare il tutto, prestando attenzione a loro. E poi meglio evitare di vivere sotto lo stesso tetto per non innescare questi comportamenti”. La dottoressa conclude: “Secondo me non ci sarà nessun vizio di mente comunque”, riferendosi ad Andrea Favero.