Colpo di scena nel corso del processo per l’omicidio dell’ex prof in pensione Gianna Del Gaudio, uccisa nella sua villetta di Seriate la notte tra il 26 ed il 27 agosto 2016. Ieri in aula sono intervenuti gli uomini del Ris di Parma nell’ambito di una udienza tecnica durante la quale si è parlato di profili genetici e Dna. Oltre a quello del marito di Gianna, Antonio Tizzani, imputato per il delitto della moglie, sarebbero stati rilevati altri quattro profili genetici sulla scena del crimine. La vera novità è che uno di questi sarebbe compatibile con quello rinvenuto nell’ambito dell’omicidio di Colognola del 20 dicembre del medesimo anno, nel quale fu uccisa la manager Daniela Roveri in modalità molto simili. Quest’ultimo caso rappresenta un giallo archiviato senza alcun colpevole ma che ora torna al centro della cronaca. Se fino alla precedente udienza l’unico punto in comune tra i due omicidi intravisto dai medici legali dell’accusa era stato rappresentato dalla modalità impiegata – un taglio netto alla gola – adesso, come riferisce Il Giorno, va ad aggiungersi un ulteriore tassello. Secondo quanto emerso, il Dna di Antonio Tizzani sarebbe stato trovato sul cutter (considerata l’arma del delitto). Ci sarebbe poi il Dna di “Ignoto 1” trovato sui guanti in lattice rinvenuti nel sacchetto di plastica contenente anche il cutter. E poi un “Ignoto 2” maschile risulta sulla lama del taglierino, un “Ignoto 3” femminile all’interno di un guanto in lattice ed un ulteriore “Ignoto 4” maschile sotto le unghie della vittima.
OMICIDIO GIANNA DEL GAUDIO: DNA “COMUNE” A QUELLO DEL DELITTO ROVERI
I Ris hanno analizzato nuovamente i reperti raccolti per valutare l’ipotesi secondo la quale dietro i due delitto potrebbe esserci una sola mano. Già in passato era stata intravista una certa corrispondenza tra il materiale trovato sotto le unghie di Daniela Roveri e quello trovato sui guanti in lattici nel delitto di Gianna Del Gaudio e relativo ad “Ignoto 1”. Secondo il colonnello Marino, si tratterebbe del medesimo profilo genetico e teoricamente i due Dna potrebbero corrispondere. Certamente la presenza di più profili genetici sulla scena del crimine va a favore di Antonio Tizzani. Nel corso dell’udienza, durante la quale l’ex ferroviere 71enne era assente, il maresciallo del Ris ha confermato che Gianna De Gaudio fu uccisa mentre si trovava davanti al lavello della cucina. L’aggressore l’avrebbe tenuta e poi insieme avrebbero fatto una rotazione di 160 gradi prima di cadere in un lago di sangue. La prossima udienza è fissata al prossimo martedì.