Il minorenne accusato dell’omicidio di Giogiò, il musicista Giovanbattista Cutolo, è stato condannato a 20 anni di carcere. Lo ha deciso il giudice del tribunale per i minorenni di Napoli, che ha accolto la richiesta formulata dal pm Francesco Regine. L’imputato, un giovane di 17 anni, aveva chiesto, tramite il suo avvocato Davide Piccirillo, la messa alla prova, ma la richiesta, contro cui il pm aveva fatto opposizione chiedendo invece la condanna a vent’anni, è stata respinta. Durante la lettura della sentenza era presente in aula la madre del 24enne, ammazzato lo scorso 31 agosto a Napoli. “Abbiamo scritto una pagina di storia. Giustizia è stata fatta. Vent’anni, l’ergastolo per i minori, li ha avuti tutti“, ha dichiarato Daniela Di Maggio, assistita dall’avvocato Claudio Botti, come riportato da Repubblica.



Per la mamma di Giogiò Cutolo si tratta di “un segnale potente per tutta la società civile“, perché “significa che quando c’è un’indignazione vera e le coscienze si scuotono tutti si muovono intorno a un progetto, a un obiettivo. Tutta Napoli, tutta l’Italia voleva questa sentenza“. Quel che si aspetta ora Di Maggio è che “i minori non escano più in strada con i coltelli, con i tirapugno e con pistole, e che non uccidano i figli di tante persone per bene, perché ora non si sentono più impuniti“. La sentenza di condanna al 17enne che ha ucciso suo figlio è “così importante scrive una pagina di storia, la chiamerei la rivoluzione di Giogiò perché adesso mio figlio aiuterà gli altri e questa è la cosa che più mi interessa“.



OMICIDIO GIOGIÒ CUTOLO: TENSIONE FUORI DAL TRIBUNALE

Dopo la sentenza di condanna, arrivata con lo sconto di un terzo della pena come previsto dal rito abbreviato, ci sono stati momenti di tensione all’esterno del tribunale per i minorenni di Napoli, dove alcuni parenti del 17enne hanno urlato frasi offensive e minacciato gli amici della vittima, che dalla mattina avevano organizzato un sit-in. In risposta alle minacce ricevute, i ragazzi hanno intonato cori per Giogiò Cutolo. Ma la polizia è riuscita a evitare contatti. “Ho la sensazione che questa storia abbia scatenato una reazione anche nel mondo della malavita, non è stata accettata, la fine di mio figlio ha lasciato un segno“, ha dichiarato Franco Cutolo, padre della vittima, come riportato da Repubblica.



Giogiò, all’anagrafe Giovanbattista Cutolo, aveva 24 anni e suonava il corno nell’orchestra junior Scarlatti. Nella notte del 31 agosto scorso è stato ucciso durante una lite in piazza Municipio, scoppiata per uno scooter parcheggiato male. Il minore avrebbe sparato con una pistola fornita da un maggiorenne, poi fatta sparire dal gruppo di amici che era con loro.