Chiesto il processo per Filippo Turetta, accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin: il pm Andrea Petroni ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio al gup Claudia Ardita. Sono state già programmate due udienze, il 15 e 18 luglio, per disporre il processo e l’ipotesi, stando a quanto riportato dal Corriere, è che possa cominciare dopo l’estate, tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre. Il pm aveva concesso una settimana in più a Turetta per decidere se farsi interrogare, rispetto ai 20 giorni che di solito sono previsti al termine della chiusura delle indagini, ma il giovane ha deciso di non integrare la versione raccontata lo scorso dicembre a Verona, quando confessò l’omicidio dell’ex fidanzata dell’11 novembre.
In quell’interrogatorio avrebbe nascosto elementi che sono stati poi riscontrati con l’esame dei suoi dispositivi, a partire dal pc, come ricerche online su manette, corde e badili, alcuni acquisti, come quello di nastro isolante, sacchi neri e una cartina stradale su carta, ma soprattutto un file cancellato, che esperti informatici hanno ritrovato, in cui era descritto il piano per il rapimento di Giulia Cecchettin. Elementi su cui rifletterà la difesa di Filippo Turetta per costruire le varie strategie, visto che devono difendere il loro assistito dall’accusa di omicidio volontario con diverse aggravanti da ergastolo, come premeditazione, crudeltà e stalking, oltre a sequestro di persona e occultamento di cadavere.
I LEGALI DI FILIPPO TURETTA PREPARANO LA STRATEGIA DIFENSIVA
Non viene esclusa l’ipotesi di una richiesta di giudizio immediato, che potrebbe fare la stessa difesa di Filippo Turetta, che ridurrebbe i tempi, ma potrebbe anche adottare una linea diversa, più di contrasto. Ad esempio, potrebbe essere eccepita l’eventuale incostituzionalità della norma che vieta il rito abbreviato per i reati da ergastolo, per ottenere lo “sconto” a 30 anni, ma la vera “guerra” potrebbe riguardare la premeditazione e le altre aggravanti.
Inoltre, in ballo c’è pure la possibilità di una richiesta di perizia psichiatrica, su cui non è stato fatto cenno finora. Comunque, Filippo Turetta negli ultimi tempi era seguito da uno psicologo visto che aveva maturato un’ossessione per l’ex fidanzata Giulia Cecchettin, non avendo accettato la fine della loro storia, ed è il motivo per il quale, in base a quanto emerso anche dalle testimonianze della sorella Elena e delle amiche della ragazza, la procura ha contestato pure lo stalking, visto che tormentava l’ex, al punto tale da monitorarle il cellulare con applicazioni spia.