La sorella di Giulia Tramontanto, Chiara, è stata intervistata ieri dai microfoni di Storie Italiane e anche di altre redazioni, subito dopo l’udienza del processo nei confronti di Alessandro Impagnatiello, in cui la stessa ha testimoniato. “Era una donna in carriera, molto sensibile, molto fiera dei suoi sforzi e dei suoi sacrifici – racconta la sorella della vittima – motivo per cui le è stato difficile rivolgersi alla famiglia per poter crescere il figlio: economicamente ce l’avrebbe fatta ma i figli si crescono in due. Era una sconfitta per lei”. E ancora: “Era una persona che dava tanto e si dimenticava di proteggere se stessa. Giulia era convinta di vivere la sua vita da sola con il bimbo, con il supporto della famiglia”.
Sul fatto che non abbia mai pronunciato il nome di Alessandro Impagnatiello: “Non ci riuscirebbe nessuno”. E ancora: “Giulia viveva una situazione psicologica pesante ma creata volutamente per fare in modo che fosse dipendente da ciò che dicesse. Quando avevano un momento di pace e serenità io venivo richiamata fuori, forse non le raccontava di me come una brava sorella ma l’ha allontanata al punto tale che per una settimana Giulia non mi ha detto niente di loro, lui aveva capito che potevo allontanarla da lui e cercava di farmi fuori, ci aspettiamo che giustizia sia fatta”.