Il caso di Ilenia Fabbri, 46enne di Faenza uccisa nella propria abitazione il 6 febbraio, è stato nuovamente affrontato nel corso della trasmissione Mediaset “Mattino Cinque”, condotta da Federica Panicucci. In particolare, nella puntata andata in onda oggi, lunedì 1° novembre 2021, è stato ricordato come venerdì si sia tenuta la terza udienza del processo presso la Corte d’Assise di Ravenna, durante la quale ha parlato la figlia della vittima, Arianna Nanni, che ha dovuto dolorosamente riavvolgere il nastro dei ricordi di quegli attimi di puro terrore e di tragedia vissuti nei mesi scorsi.
Come riferito dalla corrispondente del programma, la sua deposizione è durata all’incirca due ore e mezza, nelle quali la giovane ha raccontato nel dettaglio cosa è accaduto quel giorno ed è andata a ritroso nel tempo, dipingendo lo spaccato familiare. Alla fine della deposizione, non c’è stata nessuna nuova richiesta da parte sua per un incontro con il padre, che in passato aveva invece presentato più volte-
ARIANNA NANNI, FIGLIA DI ILENIA FABBRI: RAPPORTI FINITI CON IL PADRE CLAUDIO?
A “Mattino Cinque” sono state riferite poi le affermazioni pronunciate dalla giovane Arianna nel corso dell’udienza. Frasi che sanno di disperazione e che denotano il contraccolpo psicologico generato da un dramma familiare enorme (il padre, Claudio, è accusato di avere assoldato un killer, Pierluigi Barbieri, per assassinare la moglie Ilenia Fabbri, ndr): “La mia vita è una condanna, prendo i farmaci per dormire”, ha confessato la ragazza.
Intanto, l’avvocato penalista Francesco Umberto Furnari, legale difensore di Claudio Nanni, ha ribadito ai microfoni della trasmissione di Canale 5 la volontà del suo assistito di rivedere Arianna: “Vuole riabbracciare sua figlia, lo chiede sin dall’inizio”. Tuttavia, dopo la prima udienza del processo, Nanni avrebbe trovato il modo di far recapitare una sua lettera ad Arianna: secondo l’inviata di “Mattino Cinque” si tratta di “una missiva che avrebbe potuto mutare gli equilibri tra padre e figlia, ma ancora non se ne conosce il contenuto”.