L’omicidio di Lisa Puzzoli è stato oggetto di approfondimento nella mattinata di oggi, mercoledì 15 settembre 2021, nel corso della trasmissione di Rai Due “I Fatti Vostri”. In studio erano presenti i genitori della vittima, Mariella Zainer e Maurizio Puzzoli, i quali hanno rivissuto quei drammatici momenti. La loro Lisa non aveva ancora 18 anni quando, nel 2008, conobbe via chat Vincenzo Manduca, un macellaio della provincia di Forlì. Lui, però, la pedinava e più volte è arrivato alle mani. Un giorno, la giovane scoprì di essere incinta. Dopo due anni dalla nascita della bambina, Alessandra, Manduca chiese a Lisa di incontrarlo, per dargli i soldi per mantenerla: era una scusa, una scusa vigliacca per accoltellarla nove volte. Il killer, nel 2014, è stato condannato a 25 anni, 3 mesi e 15 giorni di reclusione, con 3 anni di libertà vigilata.



Una vera e propria tragedia per i genitori di Lisa, che subito si sono preoccupati della loro nipotina e l’hanno cresciuta. Oggi, finalmente, dopo un lungo iter burocratico, sono riusciti ad adottarla ufficialmente, dandole serenità e continuità. A loro dire, la loro figlia non aveva mai confidato di avere paura di quell’uomo, che era stato accolto in famiglia “come un figlio” e nessuno avrebbe mai pensato che potesse arrivare a tanto.



OMICIDIO LISA PUZZOLI, I GENITORI: “LA NOSTRA FAMIGLIA È UN VASO ROTTO”

I genitori di Lisa Puzzoli hanno poi confessato a “I Fatti Vostri” quanto segue: “Noi abbiamo una famiglia, che paragono a un vaso rotto e che perde, però c’è ancora. La forza di andare avanti a tutti e due la dà Alessandra. Lei è una bambina speciale e non parla di quell’uomo, di suo padre”.

Maurizio, nonno della piccola, visibilmente commosso, non è riuscito a rispondere a una domanda formulatagli da Salvo Sottile: “Cosa provo per quell’uomo? Non ho niente da rispondere, ho qualcosa dentro…”. A quel punto, è intervenuta la moglie, Mariella: “Perdonare è una parola difficile. Non odio Vincenzo Manduca, perché se si porta rancore si perde la forza per i propri obiettivi. A me la forza serve per crescere Alessandra”.