A più di un mese da quel tragico 23 ottobre, in cui perse la vita il giovane 24enne Luca Sacchi, ieri è stato il giorno della fidanzata Anastasiya, la quale si è recata in Procura ed ha parlato. Nessuno fino a ieri aveva parlato con i magistrati, ad eccezione di Anastasiya che ha risposto alle domande del giudice e “ha fornito adeguati elementi a dimostrazione della sua estraneità ai fatti che le sono contestati”, come spiegato dal suo avvocato. Ad intervenire in collegamento con la trasmissione Chi l’ha visto è stata la mamma di Luca, Tina, mentre il papà Alfonso era presente in studio. Ciò che ha colpito i due genitori è stato apprendere dell’intercettazione che conferma come Marcello De Propris, colui che ha armato il killer Valerio Del Grosso, abbia continuato a confezionare e vendere droga prima, durante e dopo l’omicidio di Luca Sacchi. Dopo la morte del giovane, Anastasiya non si è più fatta vedere con la famiglia del fidanzato: “Non l’abbiamo più vista. Il giorno del decesso avevamo chiesto a lei se rimanesse con noi però c’aveva detto che voleva stare con sua madre”, ha spiegato il papà di Luca. Il giorno dopo si è poi presentata ma quella è stata l’ultima volta che la famiglia l’ha vista. “Avevamo sempre quel filo di speranza”, ha aggiunto il padre, riferendosi alla posizione della giovane.



OMICIDIO LUCA SACCHI, IL CASO A CHI L’HA VISTO

Non solo Anastasiya ma anche l’amico di Luca Sacchi, Giovanni Princi dopo la morte del giovane avrebbe detto “Andiamo a farci un panino”. In questi casi un amico piange e si dispera, “invece lui aveva fame, allora evidentemente era quella la cosa più importante in quel momento”, ha commentato la madre Tina. Neppure i genitori di Princi si sono mai fatti vivi. A Chi l’ha visto è stato trasmesso anche il momento dell’aggressione di Anastasiya ad una troupe del Tg2 in cui la giovane si vede a bordo di una panda. Si tratta dell’auto di Luca: “Perchè lui si fidava ciecamente di lei, le aveva dato tutto”, ha commentato il padre. Mamma Tina però ha fatto chiarezza spiegando che quella mattina aveva chiesto a lei l’auto. Il verbale di interrogatorio della ragazza resta tuttavia secretato, come ribadito dall’avvocato della famiglia Sacchi che si augura “abbia fornito indicazioni maggiori rispetto agli spezzoni che abbiamo appreso tramite i giornali”.

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