Per l’omicidio di Luca Sacchi la procura ha chiesto l’ergastolo per l’esecutore materiale Valerio Grosso, 30 anni per Paolo Pirino e Marcello De Propris, partecipanti a pieno titolo. Sono imputati per concorso in omicidio volontario e a vario titolo di detenzione illegale di arma, rapina e spaccio. La richiesta è di 4 anni e 6 mesi per Anastasiya Kylemnyk, che deve rispondere di spaccio. Assoluzione invece per Armando De Propris, che era accusato della detenzione dell’arma ma su cui non è stata raggiunta la prova nonostante gli indizi. Alla ricostruzione dei fatti è stato aggiunto un particolare, quello sui soldi: «I 70mila euro che non sono stati mai trovati li ha presi Giovanni Princi, portandoli a casa propria dopo il delitto». Questi, presunto complice nell’affare, è stato processato con rito abbreviato e condannato a 4 anni e 4 mesi di carcere.
Il pm Giulia Guccione ha spiegato che, dopo il primo incontro con i mediatori all’esterno del pub, «Anastasiya Kylemnyk andò a svuotare lo zaino nella sua auto e quando glielo rapinarono era vuoto. Poi Princi si fece dare le chiavi della vettura e li mise al sicuro a casa». Quindi, il pm si dice fermamente convinto che se l’auto fosse stata sequestrata, sarebbero stati trovati i soldi. Inoltre, per il pm se la fidanzata di Luca Sacchi non fosse concorrente nel reato di spaccio, «sarebbe indagata per favoreggiamento personale e reale perché ha favorito occultamento 70mila euro che sono stati verosimilmente reimmessi nel mercato illegale». (agg. di Silvana Palazzo)
Omicidio Luca Sacchi, oggi la requisitoria del pm
Novità sull’omicidio di Luca Sacchi. La Pm Giulia Guccione, nella sua requisitoria nell’aula bunker di Rebibbia al processo per l’omicidio del giovane ucciso a Roma, ha parlato di quanto accaduto in seguito alla morte del ragazzo, avvenuta nella notte tra il 23 e 24 ottobre 2019 davanti a un pub nella zona di Colli Albani a Roma. “L’omicidio di Luca Sacchi è stata una vicenda paradossale, in cui la vittima è stata fatta passare come accusato. In questo processo c’è chi ha da subito mistificato i fatti, con veri e propri depistaggi, cercando di far passare tutto come una rapina andata male. Princi, che ha tradito l’amico Luca, Anastasia che inizialmente ha mentito e poi ha continuato a omettere i fatti” ha dichiarato la Pm.
Il Pubblico Ministero ha proseguito dichiarando che senza la mistificazione dei fatti da parte degli “amici” e della fidanzata, oggi probabilmente la verità sarebbe più vicina: “Senza questi atteggiamenti oggi avremmo maggiori elementi, ma fortunatamente abbiamo potuto chiarire e comprendere il contesto in cui è avvenuto questo omicidio. Sono bastati 31 secondi per togliere la vita a un ragazzo, ma perché è stato ucciso Luca? Lo zaino era già nelle mani di Pirino, il grilletto quindi è stato premuto da Del Grosso con gratuita violenza”.
Omicidio Luca Sacchi, chi sono gli imputati
Davanti al Giudice ci sono vari imputati per l’omicidio di Luca Sacchi. A processo con rito ordinario, davanti alla Corte d’Assise si presenteranno Valerio Del Grosso, autore materiale del delitto, e Paolo Pirino. I due ragazzi di San Basilio sono i protagonisti dell’agguato mortale. Ci sarà poi Marcello De Propris, che consegnò l’arma del delitto e il padre di quest’ultimo, Armando, accusato della detenzione della pistola. Inoltre tra gli indagati anche Anastasiya Kylemnyk, coinvolta nella seconda tranche dell’inchiesta per la violazione della legge sugli stupefacenti. La ragazza è inoltre parte lesa nel procedimento perché vittima materiale della rapina dello zainetto in cui sarebbero stati nascosti i settantamila euro per comprare 15 chili di marijuana.
Nel maggio 2021 è morto Simone Piromalli, testimone nel processo legato all’omicidio di Luca Sacchi. La sera del 23 ottobre, Simone si era recato insieme all’amico Valerio Rispoli all’Appio per fare da intermediario tra le parti per l’acquisto dei quindici chili di marijuana. Dopo l’uccisione del giovane Luca, Simone e Valerio si erano immediatamente rivolti ai carabinieri per raccontare quanto sapevano. Inizialmente indagato, il giovane era stato poi escluso dalle indagini e tenuto soltanto come teste. Il testimone è morto dopo essersi scontrato in moto con un carro attrezzi. Insieme a lui Giorgia Albano, sua coetanea.