Proseguono serrate le indagini in merito all’omicidio di Luca Sacchi, il 24enne personal trainer ucciso con un colpo di pistola alla testa lo scorso 23 ottobre. Al momento ogni pista non viene esclusa, e fondamentale sarà la testimonianza fornita dalla compagna della vittima, la baby sitter ucraina Anastasiya Kylemnyk, che verrà interrogata quest’oggi dai pm. Il quotidiano di Roma Il Messaggero, sta dedicando ampio spazio negli ultimi giorni alla vicenda, e stando alle ultime indiscrezioni riportate dallo stesso, gli inquirenti non escluderebbero una lotta fra faide per lo spaccio di droga. Sarebbe infatti ipotizzabile, sempre in base a quanto raccolto da Il Messaggero, che la giovane ucraina, che sul luogo del delitto si era recata con uno zainetto contenente svariati euro, (c’è chi dice 2000 ma anche chi 35000), stesse acquistando assieme a degli amici (non è chiaro però se Luca Sacchi sia coinvolto o meno), della droga, da rivendere successivamente. Uno “sgarro” che non sarebbe andato a genio all’organizzazione criminale che gestisce lo spaccio ad Appio Latino, e che avrebbe mandato i due “scagnozzi”, Del Grosso e Pirino, ad intimidire il gruppo di ragazzi di cui sopra. La situazione poi sarebbe degenerata e il povero Luca sarebbe rimasto ucciso. Una ricostruzione, che ripetiamo, va confermata ma che al momento non è da escluderse a priori. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



ATTESA PER L’INTERROGATORIO DI ANASTASIYA IN MERITO ALL’OMICIDIO DI LUCA SACCHI

Domani potrebbe essere un giorno decisivo nell’inchiesta per l’assassinio di Luca Sacchi, il giovane ucciso a Roma lo scorso 23 ottobre da un colpo di pistola in quella che la sua fidanzata, Anastasiya Klymnek, ha descritto come una rapina: infatti nelle prossime ore la ragazza sarà sentita dagli inquirenti per fornire dei chiarimenti sulla sua versione anche perché, col passare del tempo, stanno aumentando le contraddizioni e i punti oscuri; non va nemmeno dimenticato che proprio domani la famiglia della vittima terrà, in sede separata, una conferenza stampa e in cui potrebbe difendere la stessa Anastasiya che, dopo ben cinque anni assieme al compianto Luca, tende ancora a considerare alla stregua di una figlia. Ma cosa è che non torna nelle parole della ragazza per chi sta indagando sulla morte del 23enne in via Franco Bartoloni? Nel suo prossimo faccia a faccia coi pm al diretta interessata dovrà spiegare come mai ha detto di aver ricevuto una botta in testa se non risultano referti a riguardo, mentre chi è stato colpito davvero dalla mazza da baseball è stato il suo fidanzato: inoltre c’è la questione della droga e dei possibili contatti per fare andare in porto la presunta trattativa per l’acquisto e anche le domande dei pm se ciò si sia verificato già in passato. “Al momento dalle carte in nostro possesso non ci possiamo sbilanciare sulla posizione della fidanzata di Luca” ha fatto sapere il legale della famiglia Sacchi che, come detto, pur volendo far luce il prima possibile sui tragici fatti di quella notte, vuole ancora credere alle parole di Anastasiya. (agg. di R. G. Flore)



I PRESUNTI CONTATTI CON I KILLER

Si terrà domani l’interrogatorio di Anastasiya Kylemnyk e aumentano i dubbi sul ruolo della fidanzata di Luca Sacchi. Al setaccio i tabulati telefonici di tutte le persone presenti sulla scena del delitto e, secondo quanto riporta La vita in diretta, sarebbero emersi dei contatti telefonici tra la ragazza e i due arrestati per l’omicidio del 24enne. Ma non solo: dall’autopsia sarebbe emerso che la vittima ha dei segni di colpi sulla schiena, dunque sarebbe stato raggiunto da colpi della mazza da baseball. Una circostanza che pone ulteriori interrogativi sulla figura di Anastasiya. Raggiunto dai microfoni di Pomeriggio 5, un testimone ha confermato che «i due aggressori gridavano ad Anastasia di consegnare il suo zainetto e l’hanno colpita violentemente con la mazza alla testa», prima dello sparo a Luca Sacchi, intervenuto per difendere la fidanzata. Attese novità a stretto giro di posta: Repubblica sottolinea che nella giornata di domani la famiglia della vittima terrà una conferenza stampa separata. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



OMICIDIO LUCA SACCHI, ANASTASIA AVEVA CON SE’ 35 MILA EURO?

Nel famoso zainetto della 24enne Anastasiya Kylemnyk quanti soldi vi erano? L’ultima versione è quella fornita dal quotidiano La Stampa, secondo cui la giovane baby sitter ucraina, fidanzata di Luca Sacchi, aveva con se ben 35mila euro e non solo 2mila come ipotizzato fino ad ora. Sempre in base a quanto riportato dai colleghi del quotidiano torinese, i due giovani sarebbero stati uccisi durante una compravendita di cocaina evidentemente finita male. Pare infatti che il pusher che affiancava Del Grosso nello spaccio fosse specializzato nella “polvere bianca” e non in quella di marijuana. Una vicenda che ovviamente andrà chiarita fino in fondo, e a riguardo va sottolineato come la vittima Luca Sacchi, sia stata sottoposta ad esami tossicologici, che non hanno riscontrato alcuna presenza di sostanze stupefacenti. Dubbi anche sulla dinamica, visto che secondo un testimone, Del Grosso sarebbe sceso dall’auto già con la pistola in pugno: “Aveva un braccio teso lungo il corpo – si legge su La Stampa – come se impugnasse qualcosa. Giunto all’altezza dell’incrocio questi alza il braccio e subito dopo si sente un forte fragore e un lampo di luce provenire dalle mani del ragazzo”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

ANASTASIA KYLEMNYK OGGI INTERROGATA PER L’OMICIDIO DI LUCA SACCHI

E’ atteso oggi l’interrogatorio del pm nei confronti di Anastasia Kylemnyk. Una giornata cruciale per quanto riguarda l’indagine sull’omicidio di Luca Sacchi, visto che la posizione della giovane è al momento al vaglio degli inquirenti, come ricorda l’edizione online di TgCom24. La ragazza dovrà essere in grado di contestualizzare quanto già dichiarato ai carabinieri negli scorsi giorni, ovvero, che i due giovani in carcere con l’accusa di omicidio, Del Grosso e Pirino, siano sbucati all’improvviso e che gli stessi abbiano colpito la baby sitter ucraina alla nuca con una mazza da baseball, per rubarle lo zainetto pieno di soldi. Secondo la versione dei due ragazzi incaricati da Valerio Del Grosso per vedere se qualcuno fosse interessato ad acquistare droga, vi erano Anastasia, Luca e altri due giovani pronti a comprare la roba, ma stando a quanto hanno più volte sottolineato i legali della famiglia, Sacchi era estraneo totalmente alla trattativa. Sono ancora moltissimi gli aspetti da chiarire. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

CHE RUOLO HA AVUTO ANASTASIA KYLEMNYK DURANTE L’OMICIDIO DI LUCA SACCHI?

Proseguono serrate le indagini riguardanti l’omicidio di Luca Sacchi, il 24enne ucciso la scorsa settimana a Roma da un colpo di pistola. Al momento si sta cercando di capire in particolare quale sia il ruolo di Anastasiya Kylemnyk, la giovane fidanzata della vittima, che la sera del 23 ottobre scorso sarebbe stata presente sul luogo del delitto con uno zaino pieno di soldi, forse per acquistare della droga. Una versione che circola con forza in queste ultime ore sui principali quotidiani nazionali, ma che ovviamente andrà prima confermata. A riguardo, oggi la giovane baby sitter ucraina verrà ascoltata dal pubblico ministero Nadia Plastina, che cercherà di meglio capire cosa sia successo meno di una settimana fa. «Siamo i primi a voler capire la verità», le parole di Armida Decina e Paolo Salice, i legali della famiglia Sacchi, che non presteranno però “aiuto” alla Kylemnyk: «Impossibile a livello morale», spiegano, come riporta l’edizione online de Il Mattino.

I TANTI PUNTI DA CHIARIRE IN MERITO ALL’OMICIDIO DI LUCA SACCHI

Numerosi i punti da chiarire, a cominciare da quanto rilevato dall’autopsia sul corpo di Luca, che è stato rinvenuto con numerose ferite compatibili con un oggetto contundente, molto probabilmente una mazza da baseball: la versione iniziale era che i due pusher avessero picchiato Anastasiya, e che Luca l’avesse difesa ricevendo poi un colpo di pistola, ma da questi indizi sembrerebbe che la ragazza fosse totalmente estranea ai fatti. C’è poi il giallo della Smart noleggiata da Del Grosso e Paolo Pirino, riconsegnata con una spaccatura sul paraurti anteriore: cos’è successo all’auto? Possibile che magari i due abbiano deciso di picchiare Luca per qualche sgarro commesso in passato? Magari prima pestandolo con la mazza rinvenuta nei pressi del Raccordo Anulare, e poi investito con la stessa auto ammaccata? Tutte domande a cui si cercherà di dare una risposta: la sensazione circolante è che l’indagine non sarà breve.