Nell’ultimo appuntamento stagionale con il programma Quarto Grado, sarà dedicato ampio spazio anche al caso di Luca Sacchi, giovane romano freddato con un colpi di pistola la sera del 23 ottobre scorso. Un caso di cronaca nera che lo scorso autunno ha sconvolto la Capitale e l’intera Italia e che vede ancora molti lati oscuri. Il processo sta per entrare nel vivo e nei giorni scorsi è stata depositata la lista dei testimoni alla prima Corte d’Assise di Roma. In aula era presente anche la fidanzata della vittima, Anastasiya, nel doppio ruolo di parte lesa e imputata, essendo accusata di violazione della legge sugli stupefacenti. Due giorni prima dell’ultima udienza, invece, è giunta la prima condanna a carico di Giovanni Princi – sul quale Anastasiya continua a scaricare tutte le responsabilità – a 4 anni di reclusione. Come rammenta IlMattino.it, il giovane è stato l’unico imputato ad essere giudicato con il rito abbreviato e dunque a godere di uno sconto di pena.



I giudici hanno infatti respinto l’istanza di essere giudicati con il rito alternativo avanzata anche da Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, accusati di concorso in omicidio insieme a Marcello De Propris. Questo ha rappresentato un sospiro di sollievo per i genitori di Luca Sacchi: “Meno male, temevamo altre brutte sorprese”, aveva commentato Alfonso, papà della vittima 24enne, riferendosi alla sentenza di Princi conclusasi con una condanna sostanzialmente “lieve”.



OMICIDIO LUCA SACCHI: IL PROCESSO E LE PAROLE DELLA MAMMA

Il prossimo appuntamento in aula, nell’ambito del processo che tenta di fare luce su quanto accaduto la notte tra il 23 e il 24 ottobre a Roma, è fissato al 7 luglio quando inizieranno ad essere ascoltati i primi testimoni. Nel frattempo sarà eseguita una scrematura della lista dei teste anche se alcune deposizioni saranno imprescindibili, come ad esempio quelle di Valerio Rispoli e Simone Piromalli, secondo la procura intermediari dei pusher di San Basilio. Stando sempre a quanto emerso dalle indagini, erano stati loro ad incontrarsi con Princi, Anastasiya e Luca davanti al pub divenuto poi il luogo del delitto, accertandosi che il gruppo avesse abbastanza denaro per portare a termine la compravendita di droga. I famosi 70 euro, per l’accusa, si trovavano nello zaino rosa della ragazza ed esattamente il denaro sarebbe stato il movente dell’omicidio di Luca Sacchi. La parte più delicata dell’intero processo però, come rivela Il Mattino, sarà indubbiamente l’esame degli imputati. I punti da chiarire restano numerosi a partire dai soldi mai ritrovati. Forse Del Grosso potrebbe fornire le necessarie risposte sul mistero delle banconote scomparse dal momento che lo stesso prima dell’arresto aveva confidato ad un amico di avere il denaro necessario per fuggire in Brasile.



Di recente la mamma di Luca Sacchi è intervenuta alla trasmissione La Vita in Diretta parlando anche dello strano rapporto che aveva intravisto tra Anastasiya e Princi. La scorsa estate la famiglia Sacchi fece una vacanza in montagna alla quale presero parte la fidanzata del ragazzo e l’amico Giovanni Princi: “Me lo chiese lui di fare venire anche loro, disse che così si sarebbe divertito di più. Da quella vacanza ho cominciato a capire che c’era qualcosa che non andava. Ho visto uno sguardo strano tra Anastasiya e Princi.  Tanti giornali dicono che mio figlio con questo essere, Princi, era amico d’infanzia, ma non è vero. Lui l’ha conosciuto all’ultimo anno di liceo, non è amico di infanzia. Lo voglio ribadire. Luca non era la persona che alcuni vogliono fare vedere”.