A “Chi l’ha Visto?” si parla della svolta nel caso della scomparsa di Luigi Cerreto e Alessandro Sabatino, i due badanti che fornivano assistenza a un uomo Siracusa e spariti improvvisamente il 12 maggio del 2014, di fatto quasi sette anni fa. Nei giorni scorsi, infatti, è giunto in maniera del tutto inattesa il colpo di scena, con le forze dell’ordine che avrebbero trovato nella villa di Giampiero Riccioli, ubicata in contrada Tivoli, non molto distante da Siracusa, alcuni resti umani. Riccioli è il figlio dell’anziano di cui si prendevano cura Cerreto e Sabatino.
Per l’omicidio quest’ultimo è attualmente indagato, dopo essere stato arrestato mentre cercava di scappare con una parrucca in testa. Ospiti presso lo studio di Federica Sciarelli saranno i familiari di Luigi e Alessandro e, in esclusiva, sarà mandata in onda l’intervista al presunto omicida prima di essere fermato. Riccioli, 50 anni e di professione ristoratore, è l’unica persona su cui ricadano i sospetti per il duplice omicidio. Come emerso nei giorni precedenti, le indagini avevano coinvolto anche un’altra persona a causa di un numero di telefono dal quale sarebbe partito un tentativo di chiamata nei giorni della scomparsa, circostanza successivamente chiarita.
OMICIDIO LUIGI CERRETO E ALESSANDRO SABATINO
In merito all’omicidio di Luigi Cerreto e Alessandro Sabatino va precisato che gli agenti della scientifica, l’unità cinofila e alcuni mezzi escavatori sono stati coinvolti nell’attività di indagine. Come rammenta “Il Riformista”, i due malcapitati avevano risposto a un annuncio pubblicato dal figlio, che era alla ricerca di due persone che si prendessero cura del suo genitore. Riccioli sarebbe stata l’ultima persona a vedere la coppia di badanti e, stando a quanto appurato dalla Mobile di Siracusa, c’erano contrasti tra il figlio dell’anziano e i ragazzi. Le indagini, ha sottolineato la Procura di Catania, sono “iniziate tardivamente, in quanto solo il 16 gennaio 2015 era stata formalmente denunciata, presso il Commissariato di Polizia di Aversa, la scomparsa dei due giovani da parte dei familiari. Riccioli non aveva fornito una versione attendibile in ordine alle circostanze della loro partenza ed era da considerare provata l’esistenza di suoi sentimenti di ostilità nei confronti degli scomparsi”.