Omicidio Marco Magagna: continuano le indagini sul caso del 38enne assassinato a Bovisio Masciago la notte tra il 6 e il 7 gennaio scorsi. A colpirlo a morte, con una profonda coltellata al petto, la compagna 33enne Stella Boggio, attualmente ai domiciliari. La sua versione, creduta dal gip, è quella di una legittima difesa durante un’aggressione da parte del compagno, ma sono ancora tanti i dubbi e gli interrogativi a cui dare soluzione nell’alveo dell’inchiesta.
Su tutti, il racconto opposto fornito da amici e colleghi della vittima, tutti certi che Marco Magagna non sia mai stato un violento e che, invece, abbia subito maltrattamenti e stalking dalla donna per via di una “gelosia ossessiva” al punto da indurla a fare scenate persino per una foto innocente dell’uomo con la figlia 14enne di un collega. Mentre la famiglia e le amiche di Stella Boggio parlano di episodi di violenza reiterati ai suoi danni, ma mai denunciati dalla stessa per paura di ripercussioni sul suo bimbo di 9 anni, chi conosceva il 38enne porta avanti una narrazione in piena antitesi che apre all’ipotesi di un omicidio volontario (sostenuta dalla Procura) e non di un eccesso colposo di legittima difesa.
Omicidio Marco Magagna, gli amici: “Stella Boggio aveva già cercato di ucciderlo e nel 2023…”
Secondo gli amici di Marco Magagna, avrebbe subito un tentato omicidio il 27 dicembre nella stessa casa di via Tonale dove Stella Boggio poi lo avrebbe ucciso. Un fatto che il 38enne non avrebbe denunciato, dicono, perché “troppo innamorato” di lei e disposto a perdonarla. Il presunto precedente descritto nel loro racconto riguarderebbe il presunto accoltellamento ai danni di Marco Magagna da parte della compagna due giorni dopo Natale, quando lo avrebbe ferito ad una mano. In quella occasione, a un amico dell’uomo avrebbe detto “Portatelo via, la prossima volta lo ammazzo“.
In merito alla notte dell’omicidio, infine, la versione della 33enne indagata è di essersi difesa dall’ennesima aggressione del compagno violento e di averlo colpito ma non per ucciderlo. Sul corpo di Marco Magagna mancherebbero però segni riconducibili a una colluttazione (così come sulla donna) e al tentativo di scampare all’accoltellamento. L’ipotesi, non ancora esclusa, è che possa essere stato accoltellato nel sonno, forse addirittura sedato o comunque nell’incapacità di reagire. Stella Boggio avrebbe detto agli investigatori che il compagno aveva problemi con l’alcol, ma anche su questo è intervenuta una ricostruzione diversa da parte dei colleghi della vittima: “A lei – ha raccontato uno di loro a Ore 14 – nel 2023 era stata ritirata la patente per guida in stato di ebbrezza, a Marco non è mai successa una cosa del genere. E non era violento. Lei lo chiamava insistentemente sul posto di lavoro, urlava, si arrabbiava se non rispondeva“.