A Storie Italiane si torna a parlare della vicenda di Marianna Manduca, uccisa dal marito dopo anni di violenza e ben 12 denunce. A seguito della condanna dell’uomo lo stato ha stabilito un risarcimento nei confronti dei tre figli della vittima: peccato però che le istituzioni, dopo aver concesso il risarcimento, abbia poi deciso di “ritirarlo” e sulla vicenda vi è un processo in corso. In collegamento con il programma di Rai Uno c’è il cugino di Marianna Manduca, Carmelo Calì, colui che ha deciso di adottare i tre figli della donna assassinata e di farli crescere: “Marianna ha scritto quanto vissuto in un memoriale abbastanza lungo – le sue parole in diretta tv su Rai Uno – descrivendo tutte le sue sofferenze e le sue angosce, non è stata ascoltata. Grazie alla nostra tenacia ha la speranza che questa risposta sia data, perchè lo stato non è stato presente. Il problema non sono solo le 12 denunce, è che lei era comunque sola, non aveva nessuno con cui condividere un dramma così grande, si era esclusa da tutti proprio per la paura che questa persona si rivolgesse verso i bambini i o i suoi genitori, non si è sentita protetta. Lei però non ha mai mollato, si è intestardita ancora di più, era determinata e voleva giustizia, e ci ha creduto fino all’ultimo giorno. Anche io credo che prima o poi ci sarà giustizia per marianna e i suoi figli”.
OMICIDIO MARIANNA MANDUCA: LA COMMOZIONE DI SANDRA MILO ED ENRICA BONACCORTI
Una vicenda che ha fatto commuovere moltissimo Sandra Milo: “Povero ragazzo – riferendosi ad uno dei figli della donna uccisa dopo aver letto alcune sue parole in studio – è meraviglioso come sia riuscito a vivere, a capire quali siano i suoi valori. Ricordo che quando mi hanno picchiata mio figlio mi ha visto e mi ha chiesto cosa stesse succedendo, poi poco dopo è tornato con una mazza da baseball, dicendo di lasciare stare la mamma. Alla fine il bene però trionfa sempre sul male”. Commossa anche Enrica Bonaccorti: “Mi ha colpito molto quanto detto da questo ragazzino, perchè bisogna trovarsi in queste situazioni, perchè?”. Il 9 dicembre la Cassazione deciderà se accogliere il ricorso o meno dei figli contro lo stato che vuole togliere loro il risarcimento (259mila euro): “Ho molto fiducia nella giustizia – conclude Carmelo Calì – e quindi aspetto con pazienza la sentenza”.