Prosegue il processo in Appello bis per l’omicidio del vicebrigadiere dell’arma dei Carabinieri Mario Cerciello Rega, ucciso nel luglio del 2019 da Lee Elder Finnegan e dall’amico Gabriel Natale Hjorth, entrambi cittadini americani che si trovavano in Italia in vacanza. In sede processuale si è ridiscussa la condanna impartita nel primo processo in appello, annullato dalla Cassazione che ha contestato, da un lato, l’aggravante della resistenza a pubblico ufficiale e, dall’altro, l’accusa di concorso in omicidio per la morte di Mario Cerciello Rega.
La Procura Generale di Roma, poco prima dell’udienza che si è tenuta ieri, ha formulato le richieste di condanna, riconoscendo un lieve sconto di pena a Finnegan, inizialmente condannato a 24 anni, ora ridotti a 23 e 9 mesi; ed aumentando la pena per Hjorth, che passa dagli iniziati 22 anni alla richiesta di 23. Secondo la Procura, infatti, il secondo “sapeva che Elder aveva con sé un coltello” e non si sarebbe sottratto allo “scontro con i due militari”, pur sapendo che “che i due sono carabinieri”. Sarebbe stato lui a dire a Finnegan “è abbastanza” dopo aver colpito Mario Circiello Rega, aiutando anche l’amico a “nascondere il coltello insanguinato”. Differentemente da Hjorth, invece, per l’amico “non ci sono elementi per stabilire che conoscesse la parola ‘carabiniere’“.
L’omicidio di Mario Cerciello Rega: la colluttazione e l’accoltellamento
Sul destino di Finnegan e Hjorth dovrà decidere, ora, il giudice d’appello anche se si può già supporre che accetterà le richieste della Procura, come già avvenuto nel primo dei due processi. L’omicidio di Mario Cerciello Rega risale al 26 luglio del 2019, quando assieme al collega Andrea Varriale intervenne su segnalazione di un presunto informatore per un cosiddetto ‘cavallo di ritorno‘, ovvero un furto con ricatto.
I due americani, infatti, truffati da uno spacciatore hanno rubato il suo borsello, chiedendo in cambio la droga dovuta e 100 euro, trovandosi però davanti per lo scambio Mario Cerciello Rega e Andrea Varriale, in borghese. Ne nasce una colluttazione, culminata con l’accoltellamento, per mano di Finnegan e Hjorth, del militare, morto attorno alle 4 di notte dopo i vani soccorsi.