È cominciato venerdì il processo d’appello bis per Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth, i due cittadini americani accusati dell’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega e condannati entrambi all’ergastolo in primo grado. A marzo 2023, infatti, la Cassazione aveva annullato le condanne in appello a 24 anni per il primo e 22 anni per il secondo, ordinando un nuovo processo d’appello. Venerdì a Roma si è tenuta la prima udienza, mentre il prossimo 10 aprile ci sarà la requisitoria del procuratore generale nel processo di appello bis nei confronti dei due californiani. La prima udienza davanti ai giudici della Corte di Assise d’Appello di Roma, a cui hanno partecipato gli imputati, con i familiari ad assistere tra il pubblico con la vedova del carabiniere e l’assistente delegato del console Usa, si è aperta con la relazione del presidente, il quale ha evidenziato gli elementi principali segnalati dalla Cassazione.



Peraltro, stando a quanto riportato dall’Agi, Finnegan Lee Elder è stato denunciato per aver usato in cella un cellulare che gli era stato prestato da un detenuto, che è stato denunciato a sua volta. Il fatto risale ai giorni di Natale: Finnegan è stato scoperto dagli agenti della polizia penitenziaria mentre parlava con la madre.



“RICOSTRUITI ELEMENTI PER IL NUOVO GIUDIZIO”

«È stata una relazione fedele ai fatti accaduti. La suprema Corte ha dato indicazioni per rileggere l’episodio, in particolare sul fatto che Elder non sapesse di avere davanti un carabiniere», il commento dell’avvocato Roberto Capra, legale di Finnegan Lee Elder con il collega Renato Borzone, al termine dell’udienza. Invece, gli avvocati Francesco Petrelli e Fabio Alonzi, difensori di Natale Hjorth, come riportato dall’Agi hanno dichirato: «La relazione è stata molto puntuale nel ricostruire gli elementi che dovranno essere considerati nel nuovo giudizio, in particolare per noi la questione fondamentale sull’esistenza di un concorso da parte di Natale». Nella prossima udienza ci saranno le richieste del procuratore generale e prenderanno la parola le parti civili.



L’OMICIDIO DEL CARABINIERE MARIO CERCIELLO REGA

Stando alla ricostruzione delle indagini e in sede processuale, il carabiniere Mario Cerciello Rega, è stato ucciso nella notte tra il 25 e il 26 luglio, quando i due turisti californiani di 18 e 19 anni cercarono di acquistare della droga a Trastevere rivolgendosi a un intermediario, Sergio Brugiatelli, che a sua volta li portò da un uomo che vendette loro una pasticca di tachipirina spacciandola per una droga pesante. Pertanto, i due Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth rubarono lo zaino di Brugiatelli, proponendo poi uno scambio per avere indietro i soldi che avevano già consegnato. Ma all’incontro per lo scambio si presentò Cerciello Rega col collega Andrea Varriale, dopo aver ricevuto una denuncia per il furto dello zaino. Entrambi erano disarmati e in borghese. All’incontro si verificò uno scontro in cui Elder accoltellò 11 volte Cerciello Rega, uccidendolo.