Storie Italiane si è soffermato stamane sul caso di Marisa Leo, la donna uccisa a 39 anni dal suo ex compagno, che poi si è suicidato. Un’amica della vittima, intervistata telefonicamente dal programma di casa Rai, ha parlato dei rapporti degli ultimi tempi fra Marisa Leo e il suo ex: “C’è stata un momento in cui sembrava un po’ più serena, ma nell’ultimo periodo mi ha detto qualche parola per farmi capire che la situazione stava precipitando di nuovo”. E ancora: “Lei aveva abbandonato l’idea di avere un rapporto civile con la sua famiglia, passare il tempo insieme alla bimba e all’ex e lui non ha accettato che lei avesse chiuso anche questi momenti tutti e tre insieme”.
L’amica di Marisa Leo ha aggiunto: “Parliamo del classico narcisista manipolatore, si presentava con il sorriso e modi gentili, lui riusciva a riportarla sempre da lui. Per lui ogni cosa aveva un fine e il fine era arrivare a Marisa”. Secondo l’amica l’ex di Marisa Leo ha sfruttato la loro figlia: “Non si può parlare di amore paterno, lui non ha pensato di sicuro alla bambina, anche il modo in cui ha attirato Marisa a se, l’ha attirata tramite la bimba, le ha detto di andare a prendere la bimba ma era una trappola, era un tramite per arrivare alla sua ossessione”.
OMICIDIO MARISA LEO, L’AMICA: “LEI AVEVA TUTTI GLI STRUMENTI MA DA SOLI…”
E ancora: “Marisa Leo ha chiesto aiuto, ha denunciato ed ha iniziato un percorso terapeutico ma da soli non possiamo farcela, dobbiamo dare protezione a queste persone e iniziare anche dal denunciato, serve un recupero terapeutico del denunciato. E’ accaduto ad una donna consapevole e con tutti gli strumenti, cosa può accadere alle donne più fragili?”.
Marisa Leo aveva denunciato il suo ex e c’era stato un processo nel 2020, ma nel frattempo l’uomo stava a piede libero in attesa di sentenza definitiva: “E’ qui che bisogna intervenire – sottolinea Eleonora Daniele – bisogna controllarlo che non possa fare del male alla famiglia”.