Giovanni Padovani, accusato dell’omicidio dell’ex fidanzata Alessandra Matteuzzi avvenuto il 23 agosto scorso, ha tentato nuovamente il suicidio in carcere. L’episodio risalirebbe allo scorso 28 luglio ma la notizia è stata data solamente oggi dal Resto del Carlino, in occasione del primo anniversario dell’omicidio della donna, che ha scocco la comunità di Bologna. Sta sera, attorno alle ore 20:45, nel capoluogo emiliano è stata anche organizzata una fiaccolata commemorativa per Alessandra Matteuzzi, uccisa a martellate, dopo una violenta serie di calci, pugni e colpi inflitti con una panchina (si suppone) da Giovanni Padovani, sottoposto a regime carcerario dallo scorso 23 agosto, in attesa di un processo, dopo le richieste valutazioni psicologiche.
Omicidio Matteuzzi: il tentato suicidio di Giovanni Padovani
Insomma, il presunto assassino di Alessandra Matteuzzi, Giovanni Padovani, ha tentato di togliersi la vita all’interno della sua cella nel carcere della Dozza a Bologna. “L’episodio risale al 28 luglio scorso“, ha spiegato l’avvocato difensore del 27enne, Gabriele Bordoni, ad Ansa, sottolineando anche la precaria condizione psicologica del suo assistito. L’uomo, infatti, è trattato da alcuni mesi con alcuni sedativi a causa di allucinazioni uditive e visive che lo colpirebbero sia di giorno che di notte, portandolo anche a invocare il nome della ex fidanzata.
Giovanni Padovani, che verrà giudicato per l’omicidio della Matteuzzi, con un coccio di vetro appuntito che non è stato chiarito dove si sia procurato, si è inflitto diversi tagli sugli avambracci e sul collo. Trovato riverso a terra, sanguinante, dall’assistente di sezione all’interno della sua stanza, è stato poi medicato e non sarebbe attualmente in pericolo di vita. Secondo i referti sanitari, visionati dal Resto del Carlino, avrebbe perso più di un litro di sangue, costringendo i paramedici ad applicargli una 50ina di punti di sutura. Non è il primo tentativo di suicidio per Giovanni Padovani da quando si trova in carcere accusato dell’omicidio di Alessandra Matteuzzi, ma si tratterebbe del quarto, dopo che l’ultimo fu a fine maggio, quando l’imputato bevette un’intera bottiglia di detersivo.