Proseguono le indagini per ricostruire con esattezza quanto accaduto in quel di Primavalle e che ha portato alla morte della povera Michelle Causio, ragazza di soli 17 anni trovata senza vita in un carrello della spesa, abbandonata in strada. In carcere si trova un giovane coetaneo di Michelle, che però sostiene di aver reagito ad una minaccia della sua vittima, versione dei fatti che per ora non sembra ancora convincere in pieno coloro che stanno cercando di fare il punto della situazione. Nel frattempo, come scrive il sito di TgCom24.it, cento ragazzi sono stati denunciati nelle scorse ore in quanto colpevoli di aver violato la casa dell’assassino di Michelle Causo.
Si tratta di ragazzi giovanissimi, tutti con un’età compresa fra i 15 e i 18 anni, e la violazione dei sigilli dell’abitazione dell’omicida è avvenuta mentre era in corso l’iniziativa indetta dal “Comitato Torrevecchia Primavalle” in ricordo appunto della ragazza brutalmente assassinata e poi abbandonata. Mentre si stava svolgendo un corteo per Michelle, come spiegato dai colleghi di TgCom24 tramite il loro sito, un gruppo di ragazzi si è radunato per le vie del quartiere dopo di che ha raggiunto l’abitazione del giovane al momento in carcere per omicidio.
OMICIDIO MICHELLE CAUSIO, 100 RAGAZZI DENUNCIATI, IL MESSAGGIO DEL FIDANZATO
Una volta arrivati lì alcuni ragazzi sono riusciti a forzare con la violenza il portone della palazzina dopo di che hanno forzato i sigilli e sono entrati nell’appartamento, danneggiandola. I giovani sono stati tutti identificati e in seguito denunciati alle autorità. Un gesto sicuramente dettato dalla rabbia per la morte di Michelle Causio ma non giustificabile.
“Vogliamo massima serietà e rispetto in questo momento difficile – ha sottolineato sui social il ragazzo di Michelle, che ha creato per lei un profilo Instagram – Dobbiamo restare uniti affinché questo episodio non si dimentichi e non si ripeta”. Lo scorso 5 luglio si erano tenuti i funerali, mentre la morte risale ad un mese fa, il 28 giugno.