A Morning News si torna a parlare dell’omicidio della povera Michelle, la 17enne di Primavalle, Roma, assassinata da un coetaneo. Il programma di Canale 5 ha intervistato la preside della scuola frequentata da Michelle, che ha parlato di un periodo di crisi della giovane negli ultimi tempi: “Era una studentessa partecipativa, a ottobre aveva avuto questo calo, poi si era ripresa, molte assenze? Una ventina di giorni. Lei aveva bisogno di affrontare se stessa – ha proseguito – aveva i suoi momenti, preferiva un’altra realtà, poi magari si riprendeva, tornava e partecipava, comunque non si stava perdendo, era il tipo che non se la faceva passare, era padrona di se stessa, poi ognuno ha le proprie fragilità, aveva avuto questo dolore della mancanza della nonna, e ne parlava da mesi”.
In studio a Morning News la dottoressa Cenci, che ha posto l’accento sui lati oscuri di questa vicenda: “Una situazione molto complessa, manca qualche pezzo di questo puzzle, fondamentale sarà l’analisi dei cellulari dei due ragazzi visto che non è chiaro il rapporto fra i due. Gli amici parlano di una Michelle cambiata nell’ultimo mese per via di questo nuovo amico, ma sono misteriosi sul legame fra i due, non è chiaro se non lo sanno o non vogliono dirlo, quindi attraverso le chat si ricostruiranno le ultime ore”.
OMICIDIO MICHELLE ROMA, TONON: “ERA SOTTO EFFETTI DI STUPEFACENTI”
Infine il commento di Raffaello Tonon, che in studio a Morning News parla così dell’omicidio della povera Michelle: “Quando è stato fermato lui era alterato dagli stupefacenti, e ciò fa si che magari anche un litigio che poteva finire con la ragazza buttata fuori di casa a parolacce… lui dice che è stato insultato perchè Michelle voleva 30 o 40 euro, e dice di sentirsi offeso per questa aggressività, e poi prende dice di aver preso il coltello. La bugia dei 30 euro per me esiste, il resto è un ragazzo assuefatto dalla droga, la droga fa sempre male e altera la percezione della realtà, rovina le sinapsi, chiunque fa uso della droga, aliena la persona. Secondo me gli amici comunque non vogliono parlare”.