Ampio spazio stamane a Morning News al caso di Michelle, la 17enne uccisa a Roma, quartiere Primavalle, da un suo coetaneo, un ragazzo nato in Italia ma da genitori originari dello Sri Lanka. Il talk ha avuto in collegamento Massimo Lugli, giornalista spesso e volentieri opinionista di numerose trasmissioni tv Mediaset, che in merito alla possibilità di un complice nel delitto di Michelle ha detto: “Non credo ad un complice, se mai ad un favoreggiamento, poi il ragazzo viene visto da solo mentre trascina il corpo del carrello, dove interverrebbe il complice?”.



E ancora: “Che magari abbia chiamato qualcuno preso dal panico e magari qualcuno gli abbia detto di costituirsi sì, ma il complice come lo intendiamo noi no, non c’è mai il complice in questi casi”. Morning News si è quindi collegato da Roma dove stamane si celebreranno i funerali della povera Michelle, e l’inviata Valentina Trefiletti ha intervistato un amico del nonno della 17enne uccisa: “Ho conosciuto il nonno per questioni di lavoro, è una persona che non si discute, è stato ex maresciallo finanza, integerrimo”.



OMICIDIO MICHELLE, IL COMMENTO DI UN AMICO DEL NONNO

Poi ha aggiunto: “Non conoscevo Michelle, sapevo che i nonni stavano crescendo questa ragazza e l’hanno cresciuta come una figlia. Sono molto triste – ha aggiunto – essendo anche io nonno e padre, penso al futuro dei nostri nipoti non tanto dei figli, se questo è il futuro forse era meglio non fare figli, mi pento. Questa persona non era presente – ha detto invece in merito al killer della ragazzina – so che frequentava la scuola di una mia nipote, ma non la classe, ma è sicuramente anche lui una vittima di tutto il sistema che va avanti, spero che qualcuno prenda in mano questa situazione”.



Infine le parole di Francesco Carollo, nota giornalista di Quarto Grado, che in studio a Morning News ha spiegato, soffermandosi sulla questione droga: “Bisogna vedere quale sarà il referto, cosa aveva assunto questo ragazzo, la droga può avere una sua valenza, spesso e un’aggravante e lo è stato per Alberto Genovese che diceva che violentava le ragazze sotto effetto droga, potrebbe esserlo anche in questo caso”.