Una donna con le mani sporche di sangue che indossava un gilet e una persona che scappa in motorino: sono queste le immagini che riaffiorano dalle testimonianze e che riportano a 25 anni fa, a quel giorno in cui a Chiavari, si consumò l’ omicidio di Nada Cella. Chi l’ha visto nella puntata di ieri, ha ripercorso quei momenti ancora troppo misteriosi, ricordando che per il delitto di via Marsala è indagata una donna. Un bottone del gilet, a cui fa riferimento il testimone, fu trovato effettivamente all’interno dell’ufficio del commercialista Marco Soracco, dove l’impiegata 24enne Nada, fu trovata morta.
Al momento Annalucia Cecere, ex insegnante di 53 anni, è iscritta nel registro degli indagati. “Qual è l’alibi di oggi di Annalucia Cecere?” Chiede Federica Sciarelli anticipando che ci sono novità sul caso. All’epoca alla Cecere non fu chiesto dove fosse quel giorno. “Dopo 25 anni anni di distanza è difficile verificare un alibi” commenta la conduttrice. La famiglia di Nada Cella ne è uscita distrutta. Il padre della ragazza ha sempre cercato sua figlia, con un dolore profondo e inconsolabile: tre anni dopo l’omicidio, il signor Bruno fu trovato morto nel cimitero, davanti la tomba della figlia. Il programma di Rai 3 ha ripercorso le indagini parallele della Polizia e dei Carabinieri: le attenzioni si sono divise su due fronti, Marco Soracco e Annalucia Cecere. Tra i due c’era una relazione?
Omicidio Nadia Cella: l’alibi di Annalucia Cecere
Marco Soracco che ha sempre negato una frequentazione con Annalucia Cecere, riconosce però la sua voce da un’intercettazione fatta dalla polizia, in cui la donna gli dice di non essere mai stata innamorata di lui e che gli fa anche schifo. ”Era una semplice conoscenza non c’era nessuna amicizia particolare” ribadisce Soracco. Intanto dopo 25 anni, Chi l’ha visto fa sapere che Annalucia Cecere ha un alibi, dichiarato recentemente agli inquirenti: il giorno del delitto, era un lunedì, sarebbe andata a lavorare presso un dentista a Sestri Levante, come faceva quel giorno della settimana.
Il giornalista di Chi l’ha visto riesce a contattare telefonicamente il dentista e davanti le telecamere inizia una conversazione con lui. “Ricorda il giorno della settimana in cui veniva a lavorare da lei Annalucia Cecere?” chiede. “Assolutamente no! Però è facile vederlo perché se si vanno a prendere i libri che giustificavano la sua presenza..ma io non lo ricordo assolutamente. Lei usciva e io arrivavo, perché faceva le pulizie. Io questa donna, non sapevo neanche che esistesse, finché la Polizia non ha cominciato a farmi delle domande.” Cosa c’è dietro l’omicidio di Nada Cella? Forse la gelosia? L’anziana madre della vittima racconta quando sua figlia ricevette un mazzo di fiori con un biglietto anonimo e un invito a cena. Chi era il mandante?